Se osserviamo bene la parete esterna nord dell'ex monastero celestiniano denominato "la Badia" di Corropoli con un po' di pazienza riusciamo a scorgere i mattoni sopra riprodotti.
Sul primo si riesce a leggere "mense martii", sul secondo il numero 1013, praticamente una data: "nel mese di marzo 1013".
Franco Di Filippo, autore del libro "Maria, icona di un popolo devoto" ci segnala che l'anno del secondo mattone è 1613.
Dal libro estrapoliamo: "Trattasi di una data di forte rilevanza storica. Essa prova l'elevazione del cenobio (...) alla dignità di "Badia" e da quel periodo nelle carte di Mejulano compariranno i titoli di Abate e di Preposto (Praepositus) di Santa Maria e di Ordinario della Nullius Diocesis della terra di Corropoli."
Il primo documento scritto che testimonia l'esistenza della Badia è datato 1018.
Franco Di Filippo, autore del libro "Maria, icona di un popolo devoto" ci segnala che l'anno del secondo mattone è 1613.
Dal libro estrapoliamo: "Trattasi di una data di forte rilevanza storica. Essa prova l'elevazione del cenobio (...) alla dignità di "Badia" e da quel periodo nelle carte di Mejulano compariranno i titoli di Abate e di Preposto (Praepositus) di Santa Maria e di Ordinario della Nullius Diocesis della terra di Corropoli."
Il primo documento scritto che testimonia l'esistenza della Badia è datato 1018.
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