domenica 27 ottobre 2024

UNA STORIA ESEMPLARE


🔘 Questa foto, a suo modo, rappresenta l'avventura di un coerente cristiano. 
Don Peppino D'Aristotile, nato nel 1933 e morto nel 1971, ha una fortissima vocazione da prete. Seppure nato in una nobile ed aristocratica famiglia ama stare con i più poveri, i più derelitti, i più bisognosi di cure e di conforto: ai suoi tempi, gli zingari.
Li va a trovare e non disdegna di stare in mezzo a loro, per loro organizza una scuola dove possono apprendere i primi rudimenti scolastici, per loro e i loro figli organizza gite con meta il santuario di San Gabriele.
La donna sulle scale del pullman è la maestra neretese Elisa De Gregoriis, maestra nella scuola di Ripoli a Corropoli.
Da molti corropolesi don Peppino viene considerato un "santo".
Sembra che non abbia accettato le direttive del Concilio Vaticano II, che abbia dismesso per questo motivo la tonaca ed abbia indossato il saio francescano, dormendo sulla nuda pietra. Si dice che quest'ultima decisione abbia minato irreparabilmente la sua salute.
Don Giuseppe D'Aristotile ha lasciato questo mondo il 27 ottobre 1971.
Da uno scritto di Santino Verna sembra che il Giuseppe D'Aristotile corropolese abbia voluto seguire la strada di un omonimo zio paterno Giuseppe di Penne, morto in giovane età (16 anni) e in odore di santità.

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