sabato 12 ottobre 2024

CADUTI SUL LAVORO


Oggi, 13 ottobre 2024, in Italia si celebra la giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro.
A Campli una fredda lapide, nella fredda terra racconta la fredda morte di un uomo di 41 anni, emigrato in Svizzera ed ivi morto per il distacco di un pezzo di ghiacciaio caduto sul cantiere. 
Era emigrato per amore della famiglia e per fare più grande l'Italia.
Noi vogliamo far conoscere o ricordare questo caso che ci tocca da vicino.
Il 30 agosto 1965, tra le montagne svizzere, si stava costruendo la diga di Mattmark quando un pezzo di ghiacciaio (si calcola 2 milioni di metri cubi di ghiaccio e detriti) si rovesciò sul cantiere sottostante, uccidendo 88 persone, di cui 56 italiani. Tra questi il padre di 2 ragazzi (Guerino e Michele), oggi residenti a Corropoli.
Sindacati, associazioni di categoria, mass-media, Istituzioni in questa giornata trovano belle parole per ricordare il sacrificio di tanti italiani, a volte morti per superficialità dei dirigenti.
Il disastro svizzero era prevedibile? Non era prevedibile?
La giornata di commemorazione al solito viene chiusa con l'augurio che fatti del genere non debbano più succedere.
Tutti se ne tornano a casa con la coscienza sgravata, ma il camplese Giovanni Papa rimane chiuso nella fredda bara e i discendenti a straziarsi ancora il cuore.

Questo blog vuole ricordare quei corropolesi morti mentre erano al lavoro. Segnalateceli.
Tra questi ricordiamo: Francesco Tarquini
 
Non pubblichiamo il post perché, inspiegabilmente Facebook ce l'ha rimosso e potrebbe rimuoverlo ancora.

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