Mentre i vibratiani, impotenti, vedono il territorio scempiato da impianti di pannelli fotovoltaici, di antenne 5G e da altre strutture tecnologiche, il sindaco Di Nereto torna in prima linea per continuare la battaglia per la difesa dell'Ambiente della Val Vibrata con tutto il suo mare.
In una nota il Sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, informa: "Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha annullato il diniego regionale all’apertura di un impianto per il trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi, definizione accattivante ma lontana dalla realtà, disponendo la riapertura dell’istruttoria entro tre mesi per vizi procedurali e la ripetizione della conferenza dei servizi (...)
il TAR Abruzzo aveva pienamente legittimato la posizione del Comune di Nereto (...) Continueremo a riaffermare, attraverso i documenti amministrativi, la totale e chiara assenza dei criteri localizzativi necessari per aprire questi impianti tecnologici che sicuramente sono necessari ma che non possono essere autorizzati in un comune di appena 7 chilometri quadrati. (...) Continueremo a difendere il torrente Vibrata e con esso la Val Vibrata, la salute delle persone residenti e dei turisti, l'ecosistema del nostro mare Adriatico, l'economia turistica costiera vibratiana, l'agricoltura e anche tutte le aziende con i loro indotti limitrofe al sito in questione."
Vi invitiamo a leggere questo post del 2019 in cui si pensava che la questione sul trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi fosse definitivamente chiusa.
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