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domenica 26 maggio 2024

SCHIAFFO ALLA MEMORIA



Se oggi il Bivio ha un monumento all'emigrante lo si deve innegabilmente a queste 4 persone, tutte e 4 emigrate in Venezuela. 
Da sinistra: Gabriele Rosati (1928-2017), Camillo Rosati (1929-2001), Carino Di Addezio (1919-1999) e Mario Rosati (1932-2012).
La statua dell'emigrante venne inaugurata il 26 maggio 1991. I promotori, in attesa della realizzazione della piazza al Bivio, decisero di sistemare provvisoriamente il monumento su un terreno privato.
La piazza del Bivio è stata inaugurata nel 2011, ma la statua non è stata mai spostata.



Bisognerà aspettare il 12 ottobre 2023 per vedere la statua sistemata in una aiuola spartitraffico.
Gli amministratori di maggioranza hanno postato le foto dell'evento su Facebook. Solo uno di essi ha messo in vago risalto l'impegno dei promotori per il reperimento dei fondi necessari per la realizzazione del monumento.
Oltre a realizzare la statua, tutti gli emigrati con le loro rimesse economiche hanno dato una notevole spinta propulsiva all'economia del Bivio, ma hanno dovuto sopportare il grandissimo sacrificio di star lontani dalla famiglia d'origine. 
Il primo a sinistra, Gabriele Rosati, si è sposato in Italia e poi è tornato in Venezuela dove sono nati i suoi 2 figli.
Camillo e Mario Rosati (il secondo e il quarto) si sono sposati dopo il rientro definitivo in patria.
Il terzo, Carino D'Addezio, ha lasciato i figli piccoli per andare in Venezuela, ma per la forte nostalgia la sua permanenza all'estero non è durata molto.
Ebbene il 12 ottobre 2023 per queste 4 persone, che hanno vissuto l'emigrazione sulla propria pelle e che si sono impegnati per la realizzazione della statua, solo un ricordo impalpabile!
Nessuna commemorazione, nessun riconoscimento.


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