I tempi son cambiati.
Oggi i bimbi corropolesi possono esprimere i loro desideri scrivendo una letterina a Babbo Natale e imbucandola in una cassetta rossa posta sotto i portici di piazza Pie' di Corte. Il Comune fa da tramite per la consegna e incarica Santa Claus di consegnare i doni.
Le famiglie che usufruiscono annualmente di questo servizio sono più di 100.
I bambini di ieri a Natale scrivevano una lettera ai loro genitori, non chiedendo doni, ma facendo promesse.
Abbiamo ritrovato una letterina del Natale 1959.
Abbiamo ritrovato una letterina del Natale 1959.
Essa veniva scritta a scuola, sotto la dettatura del maestro. Praticamente era uguale per tutti. Bisognava stare attenti al maschile o femminile, citare con esattezza i componenti della famiglia e poi, vai con le promesse.
Se si sbagliava a scrivere molti non avevano la possibilità di comprare e riscrivere una letterina nuova.
Se si sbagliava a scrivere molti non avevano la possibilità di comprare e riscrivere una letterina nuova.
Nel giorno di Natale la letterina veniva letta prima di cominciare il pranzo o nella pausa tra il primo e il secondo. Il bimbo era al centro dell'attenzione della famiglia che, alla fine, lo premiava con delle monetine o dei dolcetti.
Hai dimenticato la descrizione della fase più bella.
RispondiEliminaIl bambino, spesso con la complicità della madre, nella cena della vigilia lasciava la letterina sotto al piatto del padre il quale naturalmente sapendo tutto creava suspense ed ansia al bambino stesso perché magari cominciava a mangiare facendo finta di nulla.
E la cosa più simpatica era vedere lo sguardo del piccolo che invece di cominciare a cenare, manteneva lo sguardo sul piatto del padre con il cuore in gola per l'ansia fin quando il padre finta di notare la letterina in modo accidentale, con il sospiro di sollievo del piccolo.
Bei tempi.
Raccontala oggi ai bambini di oggi che magari ci ridono sopra non sapendo cosa si perdono.