Speriamo che non sia uno scherzo di Carnevale, ma proprio in questo giorno - dopo anni di stasi - sono partiti i lavori di restauro del campanile corropolese.
Esattamente 5 anni fa (febbraio 2018) la torre campanaria fu circondata da una possente impalcatura che l'ha tenuta nascosta agli occhi dei corropolesi e dei turisti.
Essa dovrebbe miracolosamente "riveder le stelle" nel 2023.
Andò meglio negli anni '60 quando il restauro durò meno di 2 anni.
In un libro di Pasquale Rasicci infatti leggiamo: "Dal giugno 1965 al novembre '66, il campanile è stato completamente restaurato dalla Soprintendenza ai Monumenti."
Meglio tardi che mai. Finalmente i corropolesi potranno rivedere le azzurre maioliche castellane tirate a lucido, i 4 pinnacoli dotati delle semplici croci ferrose, la lapide fascista sotto l'orologio-nord e, perché no, il campanile senza le erbe murarie che lo rivestivano e senza gli escrementi di piccioni e cornacchie che - indisturbati - hanno colonizzato questa opera d'arte del 1400.
Esattamente 5 anni fa (febbraio 2018) la torre campanaria fu circondata da una possente impalcatura che l'ha tenuta nascosta agli occhi dei corropolesi e dei turisti.
Essa dovrebbe miracolosamente "riveder le stelle" nel 2023.
Andò meglio negli anni '60 quando il restauro durò meno di 2 anni.
In un libro di Pasquale Rasicci infatti leggiamo: "Dal giugno 1965 al novembre '66, il campanile è stato completamente restaurato dalla Soprintendenza ai Monumenti."
Meglio tardi che mai. Finalmente i corropolesi potranno rivedere le azzurre maioliche castellane tirate a lucido, i 4 pinnacoli dotati delle semplici croci ferrose, la lapide fascista sotto l'orologio-nord e, perché no, il campanile senza le erbe murarie che lo rivestivano e senza gli escrementi di piccioni e cornacchie che - indisturbati - hanno colonizzato questa opera d'arte del 1400.
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