Nei primi anni '80, all'interno dell'Associazione del Bivio "Insieme" (presieduta da Camillo Rosati) nasce l'idea di erigere un monumento all'emigrante, visto che tanti residenti erano andati all'estero per lavorare.
Alcuni associati accettano l'impegno e il 26 maggio 1991 viene inaugurata la statua realizzata dallo scultore Romano Buffagni di Modena.
Il Bivio di Corropoli - però - non ha uno spazio pubblico... e la statua viene messa su un terreno privato, con l'impegno di trasferirla non appena verrà realizzata una piazza.
Alcuni associati accettano l'impegno e il 26 maggio 1991 viene inaugurata la statua realizzata dallo scultore Romano Buffagni di Modena.
Il Bivio di Corropoli - però - non ha uno spazio pubblico... e la statua viene messa su un terreno privato, con l'impegno di trasferirla non appena verrà realizzata una piazza.
Passano 20 anni.
Il 25 giugno 2011 il Bivio ha la sua piazza (Unità d'Italia)... ma la statua resta dov'era.
Bisogna attendere il 12 ottobre 2023 per vedere lo spostamento della statua da un posto non sempre all'altezza del decoro al suo posto definitivo: una piastrellata aiuola spartitraffico tra via Giovanni XXIII e via Milli.
Il 25 giugno 2011 il Bivio ha la sua piazza (Unità d'Italia)... ma la statua resta dov'era.
Bisogna attendere il 12 ottobre 2023 per vedere lo spostamento della statua da un posto non sempre all'altezza del decoro al suo posto definitivo: una piastrellata aiuola spartitraffico tra via Giovanni XXIII e via Milli.
Il sindaco Dantino Vallese e la statua
Il 17 maggio 2024 ci fermiamo ad osservare la statua. Troviamo l'aiuola spartitraffico... dimenticata.
S'era parlato di impianto di illuminazione, ma dopo 7 mesi le guaine per il passaggio dei fili elettrici sono vuote.
In un angolo, vari mesi fa, qualcuno ha abbandonato 4 grossi pezzi di legno.
La gramigna comincia a spuntare tra le mattonelle vicine al bordo.
Pezzi di nastro bianco e rosso (sistemato per l'inaugurazione) volteggiano qua e là.
Un senso di abbandono, e trascuratezza sommerge il visitatore.
S'era parlato di impianto di illuminazione, ma dopo 7 mesi le guaine per il passaggio dei fili elettrici sono vuote.
In un angolo, vari mesi fa, qualcuno ha abbandonato 4 grossi pezzi di legno.
La gramigna comincia a spuntare tra le mattonelle vicine al bordo.
Pezzi di nastro bianco e rosso (sistemato per l'inaugurazione) volteggiano qua e là.
Un senso di abbandono, e trascuratezza sommerge il visitatore.
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