Chi l'ha conosciuto lo ricorda.
Una volta i preti abbondavano, erano tutti italiani, e la maggior parte finivano per esercitare la loro missione spirituale nel proprio Comune di nascita.
Una volta i preti abbondavano, erano tutti italiani, e la maggior parte finivano per esercitare la loro missione spirituale nel proprio Comune di nascita.
Così è stata la vita di don Antonio Tonelli. Nato a Corropoli nel 1878, diventato sacerdote nel 1901 e morto a Corropoli nel luglio 1966.
Dopo quasi un ventennio di missione sacerdotale a Riano di Santa Maria, torna a Corropoli e collabora con il parroco Adolfo Binni come cappellano del Cimitero e rettore delle chiese di S. Antonio (Montagnola), S. Donato e Gabbiano.
Oggi una lapide, posta nella chiesetta del cimitero corropolese, lo ricorda così.
Dopo quasi un ventennio di missione sacerdotale a Riano di Santa Maria, torna a Corropoli e collabora con il parroco Adolfo Binni come cappellano del Cimitero e rettore delle chiese di S. Antonio (Montagnola), S. Donato e Gabbiano.
Oggi una lapide, posta nella chiesetta del cimitero corropolese, lo ricorda così.
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