Entrando dall'antico ingresso del cimitero di Corropoli, quasi all'inizio del vialetto che porta alla chiesa, sulla sinistra c'è la cappella della famiglia Tonelli, quella del maestro Giuseppe.
Da una cornice un volto, sconosciuto a tantissimi corropolesi, ci fissa. E' quello di Patrizia Di Pietro, una donna premurosa, affabile, gentile, una perfetta moglie e madre.
Lei, figlia di genitori di Villa Camera di Campli, conosce l'Abruzzo a 8 anni su invito di un pediatra che le consiglia il mare.
Sceglie Alba Adriatica che sta muovendo i primi passi come paese turistico. C'è un solo albergo: il King.
Nel 1984 conosce Massimo Tonelli.
Finita l'estate lei torna a Milano. La storia non finisce qui, perché a Milano insegna Maria Grazia, la sorella di Massimo che fa da collante tra i due.
Qualche indecisione da parte di Patrizia che alla fine decide di lasciare Milano e la sua famiglia per sposare Massimo, che in questo periodo vive 6 giorni su 7 in chirurgia all'Ospedale di Sant'Omero.
Lei si destreggia abilmente tra scuola (è insegnante) e famiglia.
Massimo e Patrizia condividono la vita per 33 anni, vivacizzata dai figli Leonardo e Federico... finché a pochi mesi dal pensionamento "te ne sei andata dopo 6 mesi di sofferenza, fiaccata e poi vinta da una malattia inesorabile. Lucida, riflessiva, ironica fino alla fine".
Da una cornice un volto, sconosciuto a tantissimi corropolesi, ci fissa. E' quello di Patrizia Di Pietro, una donna premurosa, affabile, gentile, una perfetta moglie e madre.
Lei, figlia di genitori di Villa Camera di Campli, conosce l'Abruzzo a 8 anni su invito di un pediatra che le consiglia il mare.
Sceglie Alba Adriatica che sta muovendo i primi passi come paese turistico. C'è un solo albergo: il King.
Nel 1984 conosce Massimo Tonelli.
Finita l'estate lei torna a Milano. La storia non finisce qui, perché a Milano insegna Maria Grazia, la sorella di Massimo che fa da collante tra i due.
Qualche indecisione da parte di Patrizia che alla fine decide di lasciare Milano e la sua famiglia per sposare Massimo, che in questo periodo vive 6 giorni su 7 in chirurgia all'Ospedale di Sant'Omero.
Lei si destreggia abilmente tra scuola (è insegnante) e famiglia.
Massimo e Patrizia condividono la vita per 33 anni, vivacizzata dai figli Leonardo e Federico... finché a pochi mesi dal pensionamento "te ne sei andata dopo 6 mesi di sofferenza, fiaccata e poi vinta da una malattia inesorabile. Lucida, riflessiva, ironica fino alla fine".
Nessun commento:
Posta un commento
Se avete qualcosa da esporre servirsi della mail:
umbertopompilii@hotmail.it
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.