
Son corropolese di nascita, amo il mio paese natio, ma purtroppo lo vedo abbandonato a se stesso.
A Corropoli sembra che esista solo la piazza (un'opera cominciata il 3 febbraio 2024 e non si sa quando finirà).
Se si pongono delle domande pubbliche l'Amministrazione non risponde, se i cittadini fanno delle segnalazioni verbali in Comune si sentono rispondere di "Sì", ma gli effetti non sempre si vedono.
Sembra essere distanti anni luce da Nereto, dove troviamo il Sindaco Daniele Laurenzi che, di fronte a un grosso problema che coinvolge la popolazione, esce dal suo Ufficio, la rende partecipe su come affrontarlo illustrando le cose da farsi, la tranquillizza, risponde alle domande e si mette alla testa dei cittadini.
Sulla vicenda dell'impianto di depurazione di rifiuti liquidi non pericolosi, dopo lo svolgimento della Conferenza dei Servizi, il Sindaco Laurenzi ha scritto così:
"A seguito della conferenza dei servizi regionale di ieri, siamo ancora più convinti della incompatibilità totale dell’impianto per il trattamento di rifiuti liquidi proposto, con il territorio di Nereto.
La documentazione trasmessa dal Comune di Nereto al dipartimento regionale non lascia spazi interpretativi, rispetto alla violazione del requisito della 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗮𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶.
Tra la documentazione depositata, con allegate le relazioni dei nostri tecnici incaricati, in particolare abbiamo 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮 della delimitazione del centro abitato del 1995 che evidenza, in maniera chiara, che la localizzazione degli edifici dove ha sede la Wash Italia e dove è stata prevista la realizzazione dell’impianto contestato, sono ricompresi nel centro abitato.
Ora bisognerà attendere i passaggi successivi della procedura: la documentazione evidenzia e conferma l’incompatibilità dell’impianto in un territorio, come il nostro, di appena 7 km quadrati.
La zona dell’impianto, localizzata nell’ambito di 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼, come da perimetrazione: sono infatti presenti 31 edifici, 27 dei quali di civile abitazione, 2 uffici e un centro sportivo, con 2mila iscritti, a 500 ingressi giornalieri (con tanti bambini e persone che utilizzano la struttura con finalità di riabilitazione) insieme al distaccamento dei Vigili del Fuoco.
Va detto che la soprintendenza, dopo il pronunciamento recente del Consiglio di Stato, che ha annullato il precedente parere per difetti procedurali, ne dovrà emettere uno nuovo, dopo l’istruttoria, partendo dal presupposto che l’area della Wash Italia Spa è sottoposta a 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 visto che è situata a meno di 150 metri dal torrente Vibrata.
La nostra amministrazione è impegnata da sempre a tutelare la salute pubblica e l’ambiente di fronte ad un impianto, norme alla mano, classificato come “industria insalubre di prima classe” che ha fatto registrare molteplici criticità ambientali già con le attività ordinarie di lavanderia industriale.
La prossima conferenza dei servizi ci sarà tra un mese.
Andiamo avanti, con fiducia.
Il vostro sindaco"

Il Sindaco, che cammina al fianco dei cittadini, il 3 settembre 2025 aveva scritto:
"Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha annullato il diniego regionale all’apertura di un impianto per il trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi, definizione accattivante ma lontana dalla realtà, disponendo la riapertura dell’istruttoria entro tre mesi per vizi procedurali e la ripetizione della conferenza dei servizi (...)
il TAR Abruzzo aveva pienamente legittimato la posizione del Comune di Nereto (...) Continueremo a riaffermare, attraverso i documenti amministrativi, la totale e chiara assenza dei criteri localizzativi necessari per aprire questi impianti tecnologici che sicuramente sono necessari ma che non possono essere autorizzati in un comune di appena 7 chilometri quadrati. (...) Continueremo a difendere il torrente Vibrata e con esso la Val Vibrata, la salute delle persone residenti e dei turisti, l'ecosistema del nostro mare Adriatico, l'economia turistica costiera vibratiana, l'agricoltura e anche tutte le aziende con i loro indotti limitrofe al sito in questione."
La vicenda non riguarda i neretesi ma tutta la Vallata. Rifiuti liquidi non pericolosi verranno smaltiti a Nereto, a ridosso del territorio corropolese.
Se camion carichi di rifiuti arriveranno a Nereto provenienti da tutt'Italia... povera SS 259!
Vi invitiamo a leggere questo post del 2019 quando si pensava che la questione sul trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi fosse definitivamente chiusa.