IL BLOG DEL RICORDO... DALLA PARTE DEL CITTADINO

sabato 27 dicembre 2025

PERITI TRAGICAMENTE


S'avvicina la fine del 2025 e molti corropolesi fanno la fila per dotarsi di petardi, fontane luminose, razzi, batterie, ecc. da accendere per accogliere il nuovo anno che arriva.
Questa passione deriverà dal fatto che a Corropoli nella prima metà del novecento esistevano alcune famiglie che confezionavano i fuochi?
Una di queste era la famiglia Zuccarini, apprezzata e rinomata anche all'estero.


Dai concorsi a cui partecipava raramente tornava senza premi, senza medaglie, onorificenze o menzioni.
A dirigere questo laboratorio artistico dei fuochi c'era Carlo Zuccarini che, nonostante la mutilazione di una mano, aveva trasmesso questa sua passione a due suoi figli: Giuseppe e Cesare (foto d'apertura).
Sotto la guida di quest'ultimi la Ditta raggiunse l'apice. Giuseppe venne nominato Cavaliere del Lavoro e l'azienda corropolese ebbe delle rappresentanze a Milano, Roma e Borgomanero (Novara).
Il destino però si apprestava a infrangere i sogni di gloria di Giuseppe. Nel 1946, nello scoppio della casamatta (dove si preparavano i fuochi) persero la vita il fratello Cesare e il figlio Carlo.
Due anni dopo il destino tese un altro agguato e a pagare con la vita questa volta fu Giuseppe.
La saracinesca della Ditta fu abbassata definitivamente.


Questa moda (quella dei fuochi pirotecnici per l'arrivo del nuovo anno) ci sembra anacronistica, nonché pericolosa in quanto, per motivi svariati, continua ancor oggi a mietere vittime.


TEMPI DURI PER I MAIALI


📌 Dicembre e Gennaio sono i mesi nefasti per i suini: in questi mesi i suini vengono uccisi tramite sgozzamento.
L'animale, dopo aver esalato l'ultimo respiro, veniva superficialmente "abbrustolito" (per bruciare le setole) e veniva appeso a testa in giù per essere eviscerato.
In questa foto del 1959 
l'uomo che si accinge a "spaccare" il maiale è Franco Graziaplena (detto Francucc'), mentre l'uomo sulla destra è Mario Graziaplena.
La donna con il bambino in braccio è Ada Graziaplena con in braccio il figlio Fausto D'Eugenio.


venerdì 26 dicembre 2025

IL TEMPO PASSA


Il 26 novembre 2025 Facebook mi blocca per un mese a causa di questo post (documentazione in fondo al post).
Ora io mi chiedo: "Da chi può essere partita la segnalazione?"
Eppure ho semplicemente riportato delle notizie di pubblico dominio.
Il 25 novembre 2020 le testate giornaliste web annunciarono che per l'edificio della foto (ex scuola elementare del Bivio) erano stati stanziati 438.580 euro per il suo abbattimento e ricostruzione.


BREVE STORIA: l'edificio, dopo essere stato la sede della scuola elementare e dell'asilo, alla fine degli anni '90 diventa sede per numerose associazioni.
Il lato est del piano superiore ben presto non è più frequentabile: quando piove entra acqua dal soffitto.
Viene sperimentato un rimedio che risulta inefficace.
Con il terremoto del 2016 l'edificio diventa inagibile e viene abbandonato a se stesso.
Però, proprio a ridosso dell'edificio scolastico vengono costruiti 2 campi di padel



Grazie ad un drone possiamo prendere atto del grande buco che si è creato sul tetto.

🛂

Questo post probabilmente è stato segnalato perché Facebook l'ha rimosso una prima volta il 1° dicembre 2024...



... e poi, più pesantemente, il 26 novembre 2025!


Naturalmente chiedo una revisione. Dopo un'oretta il post viene reintegrato e dopo poco il profilo viene lodato da Facebook.
Facebook ammette l'errore e mi comunica:


ANCORA UNA VOLTA QUESTO POST - SENZA VALIDA RAGIONE - VIENE BLOCCATO DA FACEBOOK.
Qualcuno ha segnalato!
E se Facebook cominciasse a bloccare i segnalatori fasulli?

Qualcuno non vuol vedere questo post su Facebook.
Rimosso di nuovo.


UN'EDICOLA SACRA


Lungo le strade o agli incroci del territorio corropolese siamo riusciti a contare ben sei edicole sacre, piccole costruzioni che si riallacciano alle edicole pagane romane riservate al culto dei Lari, divinità della casa.
Le edicole corropolesi risalgono tutte al secolo scorso. La più antica è quella della foto, eretta in contrada Colle a chiusura delle Missioni del 1923.
Quest'edicola si differenzia dalle altre per la particolare copertura a forma di colonna tronca sulla cui sommità si erge la lunga croce di metallo con i simboli della passione e morte di Gesù.
La foto è stata scattata nel 2004.


AUGURI DOPPI



Li riconoscete?
Sono 2 ex-corropolesi accomunati dal fatto che oggi festeggiano sia il compleanno che l'onomastico.
La prima è Stefania Pompeo che vive, per modo di dire, a Nereto ma è superpresente a Corropoli dove anima la cultura e la religione.
Il secondo è Stefano Natali che vive e lavora al Lido di Fermo, dove gestisce l'Alpenrose, un ristorante-pizzeria sul lungomare della cittadina marchigiana.
Tanti auguri per questa duplice festa.
Noi abbiamo scoperto 2 corropolesi con questa caratteristica, ma siamo convinti che ce ne siano altri, altri che hanno il nome del santo/a festeggiato nel giorno della loro nascita.
La porta di questo blog è aperta. Bussate!

IN TOURNEE


Sabato 27 dicembre 2025 (ore 20,30) Dino Iacovoni allieterà la seconda serata con la TOMBOLA presso l'ex cinema.
Dino in tournée: dal pala-tendone al cineteatro corropolese.
Tra ambi, terni, cinquine e tombole, tra un pasticcino e una battuta, la serata volerà... come è già successo nella serata del 13 dicembre.

Precedentemente Dino è stato il salumiere di fiducia  del Centro Commerciale "Paradise".
Con la pensione è diventato il presentatore e l'animatore di manifestazioni popolari come "La Corrida", "La sfilata delle Barbe" e "la Tombolata di Natale"... e con lui l'en plein è garantito.


Dino, durante l'estate diventa intervistatore e, tra le persone contattate nel 2023, c'è anche Morgana Blues.

 

Era il 23 luglio 2023, serata dedicata alla V sfilata dei barbuti e al concerto corropolese di Morgana.

UNA GRANDE MAESTRA


📌 Il 26 dicembre 2016 ci lasciava una grande maestra... all'improvviso. Aveva 87 anni, di cui 40 spesi per l'insegnamento. 
Stiamo parlando della maestra Maria Rasicci che ha fatto del mondo scolastico la sua seconda famiglia.
I bimbi la consideravano una seconda mamma e questa foto ce ne dà il senso: Maria
 sembra una chioccia che protegge col suo amoroso abbraccio i suoi pulcini.
In questa foto in piedi, da sinistra a destra, troviamo Ilenia Pelacà, Liviana Di Monte, Angela Catini, Cristina Di Pietropaolo, Mirella Cichetti, Gemma Ferretti, Erico Vitale, Maurizio Lucidi, Luca Celani; (accovacciati) Marco Tarquini, Gaetano D'Aristotile, Giovanni Di Pasquale, Sandro Cardelli, Fredi Ricchioni e Marco Baldini.

Riportiamo la testimonianza (in data 26 dicembre 2016) di una sua collega.



IL SUO NOME ERA...


📌 Corropoli ha stretto un gemellaggio con Telve di Sopra (Trento) per ricordare l'ospitalità offerta dai corropolesi ai telvedesorati durante la prima guerra mondiale.
Durante quei 4 anni dei trentini morirono (i loro nomi li troviamo in una lapide murata all'interno della chiesetta del cimitero di Corropoli), ma anche dei bambini nacquero. A uno di questi fu dato un nome di battesimo molto particolare: Abruzzo Tranquillo De Faveri, nato a Corropoli il 26 dicembre 1917.
Abbiamo trovato un documento del 2009 del Comune di Montebelluna in cui il signor Abruzzo viene citato.

                                                                                   

giovedì 25 dicembre 2025

CIAO, ADUCCIA - lutto


Più che Ada o Aduccia dovremmo chiamarti Grande. Lo sei stata in tutte le direzioni e dimensioni.
Sei stata una grande mamma e una grande nonna. Dopo la cura e la tenerezza riversate su tuo figlio, il dottor Pantoli, hai fatto altrettanto con le tue nipoti; le hai curate, cresciute ed indirizzate mentre i genitori erano al lavoro, impegnati a curare gli altri.
Sei stata la moglie perfetta di un proprietario terriero. Non ti sei tirata mai indietro nel collaborare con lui coltivando i campi e l'orto, i cui prodotti venivano generosamente offerti a vicini e parenti.
Non avevi assolutamente l'aria di una donna di campagna. Sempre raffinata, curata ed elegante.
In casa eri anche un'ottima cuoca ed un'ottima amministratrice.
Una delle tue tante doti quella di saper consigliare.
Con la tua grande esperienza accumulata negli anni sapevi tranquillizzare, rasserenare, confortare... una splendida e grande Corropolese.


LA SCALA DEI LADRI


La tranquilla serenità di Centurati, piccola zona corropolese caratterizzata da case sparse e basse, la sera del 24 dicembre 2025 è stata rotta da un massiccio assalto di ladri che, dalla tracce lasciate, definiremmo principianti. 
Nella serata hanno visitato varie case, ma, da quanto finora emerso, hanno fatto un buco nell'acqua.
In una di queste case sono andati attrezzati sia di trapano...




hanno bucato la finestra, sono entrati, hanno aperto un cassetto, è suonato l'allarme e sono scappati, abbandonando la scala (probabilmente rubata).
Non sono riusciti a rubare niente.

I corropolesi cominciano a vivere nella paura e si sentono insicuri.
A Centurati è andata bene. Qualcuno s'è accorto dei ladri che hanno rinunciato, altri hanno visto la casa violata ma non violentata, i ladri hanno preferito la fuga.
Non c'è stato, per fortuna, un incontro ravvicinato che ha evitato qualche violenza fisica.
Ma andrà sempre così?


RICORDANDO ALDUINO


Il Natale 2023 verrà ricordato come un Natale non bello. In questo giorno ben 4 corropolesi (o nativi) abbandonano il mondo terreno. 
Insieme a Italia Migliorati, Livia Di Giminiani, Albertina Rosati ci lascia Alduino Grilli, un corropolese che, come tanti altri giovani, ha cercato di costruirsi il futuro in Germania.
La sua vita è stata movimentata, fatta di viaggi e ritorni, un continuo andirivieni tanto che, negli anni '70 e '80, se qualcuno voleva dialogare con un tedesco era necessaria la sua intermediazione.

AUGURI DOPPI


E' Natale.
Un augurio di Buon Natale e di buon compleanno a Remo Muziani.
Vissuto all'estremo lembo del territorio corropolese (in contrada Colle), Remo, per imparare un mestiere, aveva cominciato a frequentare il laboratorio sartoriale di Fernando Latini, in zona Frattari.
Ma qui si ferma perché sposa Franca, la figlia del suo maestro, grande e rinomato sarto.
Più tardi Remo abbandona il suo mondo sartoriale artigianale per lavorare presso una azienda internazionale di abbigliamento.
La sua indole lo porta ad utilizzare il suo tempo libero al servizio del prossimo. Diventa così volontario della Protezione Civile con sede a Corropoli, partecipa alla rinascita della Congrega corropolese di San Giuseppe (vedi foto), è una colonna portante della Caritas locale.
Anche se da qualche anno abita a Giulianova, in occasioni solenni (Venerdì Santo, 21 maggio...) è presente nel suo paesello.
La sua indole non è cambiata: oggi partecipa all'Associazione Amici Polizia Penitenziaria.



RICORDANDO BERTINA



Ci ha lasciati il 25 dicembre 2023.
La foto in alto è del 1951 e mostra la 24enne Albertina Rosati (Bertina d' Sandò) nel fulgore della sua giovinezza.
Albertina è una splendida ragazza del Bivio di Corropoli. Proviene da una famiglia contadina, ma sembra un'attrice. Non ha grilli per la testa, non insegue sogni di notorietà, la sua è una bellezza naturale tonificata con il lavoro dei campi.
Come tutte le ragazze Albertina sogna il suo principe azzurro che arriva nei panni di Argetulio (Marcello) Cornacchia.
La coppia, con il boom economico degli anni '60, abbandona Corropoli e si trasferisce a Villa Rosa di Martinsicuro dove Marcello, elettrauto, apre un'autofficina, gestita oggi dal figlio Giovanni.
Marcello lascia il mondo terreno nel 2007 e nel 2023 Bertina lo raggiunge. Adesso riposano sereni nel cimitero di Corropoli.


RICORDANDO LIVIA


Il Natale 2023 deve essere ricordato come un Natale nero per i Corropolesi. 
In questo sacro giorno ben 4 suoi abitanti storici hanno lasciato il mondo terreno. Tra questi c'è Livia Di Giminiani.
Livia è stata una donna molto forte e riservata che ha 
saputo affrontare momenti dolorosi (come la morte del marito Vittorugo) e superarli, è stata una di quelle donne che hanno lavorato una vita senza lamentarsi.
Ha continuato a coltivare la sua terra fin a quando le forze glielo hanno permesso.


PIU' UNO







Guidare l'auto, giocare a bocce e salire sul podio dei vincitori di solito non succede a quelli che hanno 91 anni. 
Questo invece capita a Quinto Foschi, corropolese dotato di una gentilezza infinita, una calma serafica ed un'energia straordinaria, che esprime nel gioco delle bocce.
La sua vita si è divisa tra l'Italia e il Venezuela, dove ha vissuto e lavorato per 38 anni, dapprima facendo il carpentiere, poi gestendo insieme a 2 suoi fratelli (Marcello e Mario) una fabbrica di scarpe.
Nella foto sottostante Quinto in uno degli interminabili viaggi marittimi Venezuela-Italia (o viceversa).
Auguri doppi, Quinto, per il tuo 91° compleanno... natalizio.