In questa casa di terra e in altre ubicate nei dintorni abitavano i componenti e i discendenti della casata dei Balducc' (Di Ubaldo), da cui prende il nome il fosso che scorre poco distante da questa casa "fosso Balduccio".
I Balducc' erano proprietari terrieri e tra questi ce n'era uno che aveva un pezzo di terra che arrivava al Vibrata, dove le donne a quei tempi si recavano per lavare i panni... e dopo il lavaggio erano solite appenderli sui rami di piante di vingh' (vimine) di proprietà di questo Di Ubaldo.
Questo tipo di asciugatura non era gradito al proprietario che interveniva urlando, imprecando e terrorizzando le donne che cominciarono a definirlo come "nu nbame" (un infame). Da lì il termine fu allargato a tutti i componenti della famiglia che venne indicata come "nbamò".
I Balducc' erano proprietari terrieri e tra questi ce n'era uno che aveva un pezzo di terra che arrivava al Vibrata, dove le donne a quei tempi si recavano per lavare i panni... e dopo il lavaggio erano solite appenderli sui rami di piante di vingh' (vimine) di proprietà di questo Di Ubaldo.
Questo tipo di asciugatura non era gradito al proprietario che interveniva urlando, imprecando e terrorizzando le donne che cominciarono a definirlo come "nu nbame" (un infame). Da lì il termine fu allargato a tutti i componenti della famiglia che venne indicata come "nbamò".
Un nostro lettore (che abitava nei pressi della pinciaia) ci informa che negli anni '60 questa casa fu abitata dalla famiglia di un certo Funzin' d' Sciuscià, cuoco sulle navi da crociera. Successivamente la famiglia si trasferì a Giulianova.
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