In seguito ad un'osservazione di un lettore in questo post, questo "blog del ricordo" resuscita un articolo pubblicato nel 2017 per ricordare che anche nel nostro Comune, post mortem, non si è più considerati.
Chi si è impegnato per il prossimo o per il sociale, chi ha fatto sacrifici e rinunce non è degno di una menzione.
Chi si è impegnato per il prossimo o per il sociale, chi ha fatto sacrifici e rinunce non è degno di una menzione.
E' anche il caso di Livio Rosati.
Livio Rosati (1930-2014) si sarà rivoltato nella tomba nel vedere le condizioni in cui si trova la chiesetta campestre di San Donato. Era stato lui a trovare i fondi (buona parte provenienti dal suo portafoglio) per rendere di nuovo agibile il citato luogo di culto, chiuso perché il tetto era pericolante.
Era stato per la sua garanzia economica che l'impresa edile di Bruno e Attilio D'Annuntiis aveva rifatto il tetto e l'impresa D'Ascentiis di Villa Camera aveva dotato di un nuovo portone (stesso stile di quello precedente) la rinata chiesetta.
Era stato per la sua garanzia economica che l'impresa edile di Bruno e Attilio D'Annuntiis aveva rifatto il tetto e l'impresa D'Ascentiis di Villa Camera aveva dotato di un nuovo portone (stesso stile di quello precedente) la rinata chiesetta.
Oggi, 25 luglio 2017, a meno di due settimane dalla festa per il Santo siamo andati a fare un giro intorno all'edificio sacro e siamo rimasti senza parole.
lato sud
lato ovest
lato nord
lato est
Dopo questo post abbiamo notato che il Comitato festeggiamenti cura di più questo luogo sacro (anche se la festa di San Donato è lontana nel tempo).
Ringraziamo il Comitato per questa sua attenzione.
Ringraziamo il Comitato per questa sua attenzione.
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