Mattia De Sanctis (1920-1997) è uno dei tanti giovani corropolesi che nel 1946 decide di lasciare l'Italia per il Belgio, consapevole di dover fare il minatore.
Nel 1948 torna in Italia per acquistare, con i risparmi messi da parte con il duro lavoro, dei terreni e una pinciaia. Questa diventerà il nido d'amore che dividerà con Vincenza Ricci.
Nonostante la formazione di una famiglia Mattia tornerà nuovamente in Belgio a lavorare in miniera.
Al suo rientro in Italia porterà con sé i sintomi della silicosi, la malattia dei minatori che lo accompagnerà per il resto della vita.
Nel 1948 torna in Italia per acquistare, con i risparmi messi da parte con il duro lavoro, dei terreni e una pinciaia. Questa diventerà il nido d'amore che dividerà con Vincenza Ricci.
Nonostante la formazione di una famiglia Mattia tornerà nuovamente in Belgio a lavorare in miniera.
Al suo rientro in Italia porterà con sé i sintomi della silicosi, la malattia dei minatori che lo accompagnerà per il resto della vita.
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