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lunedì 8 agosto 2022

STORIA DI UN MINATORE


Aristodemo Cornacchia nasce a Corropoli nel 1909, ultimo di 8 figli, ma le persone lo chiamano "Sesto".
Suo padre Giuseppe emigra in America, dove 5 dei suoi figli lo raggiungeranno.
Aristodemo non segue il genitore e per aiutare la madre, rimasta a Corropoli, si ingegna in cento attività. La sua famiglia possiede un cavallo con carrozza... e allora Aristodemo accompagna la levatrice nelle case di campagna delle partorienti, raggiunge la montagna per vendere peperoni, cavoli, pomodori, "ventarole", riportando indietro legna carbone, castagne e patate.
Scoppia la 2^ guerra mondiale, Aristodemo va in Africa e al ritorno l'aspetta il fronte russo, ma lui preferisce andare a fare il minatore prima in Germania e poi in Belgio.
La silicosi, la malattia dei minatori, scava nei suoi polmoni e, il 25 aprile 1985, gli darà l'ultima picconata.

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Ogni 8 agosto l'Italia (politica) ricorda (strumentalizza) la morte di 136 italiani (su 262) nella miniera di Marcinelle nel 1956. Ma per qualche politico la morte di questi minatori (avvenuta a quasi 1.000 metri di profondità) può essere paragonata ai caduti nelle viscere del Mediterraneo.
Scopritelo leggendo questo articolo tratto dal Corriere della Sera.


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