Il 10 settembre si concluderà l'8° concorso di poesia "G. D'Annuntiis", organizzato dalla Pro Loco corropolese.
Noi cogliamo l'occasione per ricordare che la prima concorrente residente a Corropoli, che è riuscita ad entrare nella rosa degli 8 poeti segnalati è Grazia Romandini, originaria di Martinsicuro, che ha scelto di vivere a Corropoli perché vi ha trovato la casa dei suoi sogni.
Noi cogliamo l'occasione per ricordare che la prima concorrente residente a Corropoli, che è riuscita ad entrare nella rosa degli 8 poeti segnalati è Grazia Romandini, originaria di Martinsicuro, che ha scelto di vivere a Corropoli perché vi ha trovato la casa dei suoi sogni.
Più che poetessa si sente casalinga, moglie e madre. Non ha un curriculum letterario, ma fin dall'adolescenza ha amato scrivere come unica via di fuga da un mondo percepito senza orizzonti.
Proprio durante il trasloco a Corropoli ha ritrovato un ingiallito quaderno dove aveva appuntato i suoi adolescenziali pensieri che, rivisti con gli occhi, il cuore e la maturità di una 50enne, hanno prodotto questa lirica "Io sono il mare" dove l'azzurra distesa viene vista in maniera diversa, a seconda della varia umanità che la osserva.
IO SONO IL MARE
Eccoti mare,
immensa distesa blu, gigantesco specchio eterno.
Parlami di te mare.
Io sono l’attesa…
di una barca partita da tempo
che porta con sé mariti, padri, figli
Io sono la preghiera…
di un uomo in lacrime, impaurito
che osserva impotente la mia furia
Io sono il sogno…
di un giovane immerso nel mio fondale,
incantato, estasiato dai miei misteri
Io sono l’unione…
di due cuori innamorati,
che con i piedi bagnati affrontano la vita
Io sono la solitudine…
di una donna abbandonata, disperata
che mi guarda da quello scoglio lontano
Io sono la libertà…
del gabbiano che vola verso l’orizzonte
accarezzando con le ali le mie onde.
Io sono l’amore…
di madre e figlio che passeggiano sulle mie rive e
si stringono in teneri abbracci
Io sono disperazione…
di uomini, donne, bambini
delusi, straziati, affamati,
partiti per un sogno e mai arrivati
Io sono il mare
Proprio durante il trasloco a Corropoli ha ritrovato un ingiallito quaderno dove aveva appuntato i suoi adolescenziali pensieri che, rivisti con gli occhi, il cuore e la maturità di una 50enne, hanno prodotto questa lirica "Io sono il mare" dove l'azzurra distesa viene vista in maniera diversa, a seconda della varia umanità che la osserva.
IO SONO IL MARE
Eccoti mare,
immensa distesa blu, gigantesco specchio eterno.
Parlami di te mare.
Io sono l’attesa…
di una barca partita da tempo
che porta con sé mariti, padri, figli
Io sono la preghiera…
di un uomo in lacrime, impaurito
che osserva impotente la mia furia
Io sono il sogno…
di un giovane immerso nel mio fondale,
incantato, estasiato dai miei misteri
Io sono l’unione…
di due cuori innamorati,
che con i piedi bagnati affrontano la vita
Io sono la solitudine…
di una donna abbandonata, disperata
che mi guarda da quello scoglio lontano
Io sono la libertà…
del gabbiano che vola verso l’orizzonte
accarezzando con le ali le mie onde.
Io sono l’amore…
di madre e figlio che passeggiano sulle mie rive e
si stringono in teneri abbracci
Io sono disperazione…
di uomini, donne, bambini
delusi, straziati, affamati,
partiti per un sogno e mai arrivati
Io sono il mare
❤ grande amica ❤
RispondiElimina