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mercoledì 20 novembre 2024

OPERA D'ARTE ?



Nella campagna corropolese c'è questa specie di muro che, seppure abbandonato a se stesso, si conserva ancora magnificamente. Non può considerarsi un'opera d'arte, ma è una testimonianza dell'amore e della fantasia che i muratori di una volta mettevano nel realizzare le loro opere.
Sopra la nicchia (che molto probabilmente avrà accolto la statua di qualche Santo) i mattoni sono disposti a raggiera in modo da movimentare la facciata.
Mentre in Italia i ponti crollano, questo muro resiste egregiamente all'usura del tempo e all'abbraccio selvatico della natura.
Se continuate a leggere scoprirete dove si trova.


Precedentemente avevamo scritto.


Questa antica costruzione, formata da 2 grossi pilastri rettangolari in mattoni, con nicchia incorporata, una volta costituiva l'ingresso della Badia. Di lì si apriva un cancello che immetteva su una strada che conduceva diritto alla chiesa del Monastero celestiniano.
Nell'immagine sottostante 2 trattini rossi indicano l'ubicazione dei 2 manufatti. Lì vicino sorgeva la casa del contadino (Baiocchi) che coltivava i terreni della struttura monacale.
Siamo propensi a credere  che i due manufatti siano stati costruiti prima della soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone (inizio 1800).
Tornando alla foto in alto, le due opere in laterizio - anche se non di pregio - fanno parte della storia della Badia e non meritano di essere fagocitati dalla natura o dimenticati.


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