Sono in pochi a ricordarlo, eppure questo giovanotto, Nicola Males, ha vissuto vari anni a Corropoli.
Sua madre, la corropolese Ninetta Tarquini, aveva sposato Andrea Males, proveniente dalla Jugoslavia ed internato presso la Badia.
La neofamiglia sopravviveva grazie ai piccoli lavoretti che Andrea riusciva a fare in paese.
Il piatto orizzonte corropolese (che i Males avevano davanti) li spinse ad emigrare a Roma. Qui si diedero al commercio aprendo un negozio.
La foto di cui sopra è stata scattata il 30 aprile 1972, giorno del matrimonio di Nicola con Paola.
Questa foto serve a dimostrare che a Corropoli non c'è stato un campo di concentramento fascista ma un campo d'internamento, dove gli internati potevano spostarsi e, se trovavano la donna giusta, potevano anche sposarsi.
Sua madre, la corropolese Ninetta Tarquini, aveva sposato Andrea Males, proveniente dalla Jugoslavia ed internato presso la Badia.
La neofamiglia sopravviveva grazie ai piccoli lavoretti che Andrea riusciva a fare in paese.
Il piatto orizzonte corropolese (che i Males avevano davanti) li spinse ad emigrare a Roma. Qui si diedero al commercio aprendo un negozio.
La foto di cui sopra è stata scattata il 30 aprile 1972, giorno del matrimonio di Nicola con Paola.
Questa foto serve a dimostrare che a Corropoli non c'è stato un campo di concentramento fascista ma un campo d'internamento, dove gli internati potevano spostarsi e, se trovavano la donna giusta, potevano anche sposarsi.
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