Non sono infermiere, ma persone preposte all'assistenza e cura dei bambini ospitati nella Badia da metà degli anni '50 fino alla fine degli anni '70.
Ormai queste 3 donne, per le loro qualità e peculiarità, restano nella memoria di vari ospiti della Badia.
In questo post vogliamo parlare di Giuseppina Di Carmine (la prima a sinistra).
Giuseppina è praticamente corropolese. Da piccola viene accolta come orfana nel brefotrofio locale, dove cresce e dove riceve quei valori che la caratterizzeranno: onestà, serietà, morigeratezza.
Con l'istituzione del Preventorio alla Badia viene assunta come assistente dei bimbi. Dopo la chiusura dell'istituzione passa a lavorare con la ASL a Nereto.
Qui incontra il suo amore: Simone Rubini (di Nereto) con cui si sposa.
Dopo una vita trascorsa al servizio dei bisognosi, ha lottato come una strenua guerriera contro il Parkinson che l'ha accompagnata fin quasi alla soglia degli 89 anni.
Nella foto, scattata in un angolo della Badia e con la divisa di assistenti, la vediamo con due colleghe: Concetta Marrone e Scolastica D'Eugenio.
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