Lungo via Nemesio Ricci, a metà percorso circa, si incontra questo portone. Sembra quello di una casa privata, ma viene ricordato per la funzione particolare a cui erano stati adibiti i locali che vi stavano dietro.
Forse il particolare della foto successiva può fornirvi un importante indizio.
L'indizio è dato da quel "buco" quadrato che si apre nella porta e che non era altro che lo spioncino che i carabinieri aprivano per vedere chi avesse suonato alla porta.
Oggi la caserma, costruita ex novo negli anni '70, si trova in largo Zuccarini.
Dedichiamo questo post ad un nostro lettore che ne ha varcato la soglia molte volte, in quanto suo padre era il comandante della caserma: Ettore Mastrorillo, rimasto particolarmente legato al mondo corropolese.
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