La chiamavano tutti Gina, ma all'anagrafe risultava come Argentina, Argentina Tonelli, nata a Corropoli nel 1899 nella famiglia dei Marcò.
Era una donna premurosa, affabile, disponibile. La vita però non l'aveva ricompensata per queste sue qualità. Un forte dolore alle gambe le impediva di muoversi agevolmente per cui passava tutto il tempo in casa, occupata nelle faccende domestiche che svolgeva prevalentemente seduta.
L'unico suo vezzo era una collana, una collana di corallo da cui non si separava mai. Una collana a chicchi grossi e rossi che lentamente si rimpicciolivano man mano che si avvicinavano al collo. Al centro del prezioso filo c'era il corallo più grosso.
Questa collana le era stata regalata dal marito che l'aveva comprata da un commerciante ambulante il quale per l'acquisto non chiedeva soldi, ma prodotti della terra.
Questa collana le era stata regalata dal marito che l'aveva comprata da un commerciante ambulante il quale per l'acquisto non chiedeva soldi, ma prodotti della terra.
Oggi Gina riposa nel cimitero corropolese e, dalla foto della tomba, sorride insieme alla sua inseparabile collana.
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