Chi da piazza Pie' di Corte si trovasse a percorrere a piedi via Ricci potrebbe notare, su un largo davanzale di una finestra del "palazzo delle monache", questa incisione: "15-7-82 Michele Pasqualino Cornacchia".
L'incisione potrebbe sembrare quella di un turista che ha visitato Corropoli e che ha voluto lasciare una traccia del suo passaggio, ma non è così.
Non è vandalismo, è firma d'autore, ovvero dei restauratori (padre e figlio) che nel 1982 portarono gli antichi mattoni del palazzo a riveder le stelle, facendo cadere lo strato di intonaco che ricopriva la sua facciata.
Restauro eccellente voluto dalla madre superiora (di quel tempo) dell'Istituto "S. Luisa" che non sopportava la violenza estetica perpetrata in piazza Pie' di Corte: un vecchio palazzo che si affacciava sulla piazza venne sostituito da un moderno ed intonacato edificio adibito a banca dal gusto estetico discutibilissimo.
L'incisione potrebbe sembrare quella di un turista che ha visitato Corropoli e che ha voluto lasciare una traccia del suo passaggio, ma non è così.
Non è vandalismo, è firma d'autore, ovvero dei restauratori (padre e figlio) che nel 1982 portarono gli antichi mattoni del palazzo a riveder le stelle, facendo cadere lo strato di intonaco che ricopriva la sua facciata.
Restauro eccellente voluto dalla madre superiora (di quel tempo) dell'Istituto "S. Luisa" che non sopportava la violenza estetica perpetrata in piazza Pie' di Corte: un vecchio palazzo che si affacciava sulla piazza venne sostituito da un moderno ed intonacato edificio adibito a banca dal gusto estetico discutibilissimo.
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