Fra poco arrivano le elezioni e saremo sommersi da belle parole. Alle parole preferiamo i fatti.
La foto sottostante è stata pubblicata il 12 ottobre 2021 sulla pagina Facebook del Comune.
La foto sottostante è stata pubblicata il 12 ottobre 2021 sulla pagina Facebook del Comune.
Sono passati più di 2 anni e non s'è visto niente di concreto per questi 3 edifici. Come cittadino corropolese mi sento portato in giro.
Ormai non chiedo più se c'è un amministratore che voglia informarci. Assisto inerme al passare del tempo e al diluvio di allettanti parole.
Ormai non chiedo più se c'è un amministratore che voglia informarci. Assisto inerme al passare del tempo e al diluvio di allettanti parole.
Vede Professore, sè Lei tutti i giorni pubblica qualcosa di negativo con un anno pubblica 365 negatività, certamente non ci può essere x logica altrettante cose positive. Poi non capisco perchè se la prende così tanto per uno scambio di opinioni. Vedo che quando qualcuno dice il contrario Lei diventa quasi intrattabile. Poi Le voleva dire che le vacche grasse a suo tempo qualcuno ne ha avuto tante. Con questi tempi andare avanti con la carestia è un grosso risultato.
RispondiEliminaCordialità Dantino Vallese
Vede, signor Sindaco, quello che lei chiama "negatività" non sono altro che "segnalazioni-suggerimenti" di cose che possono essere migliorate.
RispondiEliminaSpesso sono cose banali, risolvibili senza grossi budget.
Quando uno afferma una cosa che non mi convince, è chiaro che io chiedo una dimostrazione concreta.
Lei ha affermato di "aver speso diversi milioni di euro in quattro anni" e che io fornisco una informazione scorretta e non veritiera... di conseguenza mi sono sentito un cittadino DISINFORMATO piuttosto che FALSO, per cui mi sembra logico essere informato in quale modo sono stati spesi i diversi milioni di euro pubblici da lei dichiarati.
Se non ci sarà una risposta... i corropolesi dedurranno chi è che fornisce informazioni fuorvianti.
Naturalmente chiedere una spiegazione - per lei - è una "negatività".
Cordialità e "amici come prima". Umberto Pompilii