Siamo in zona Piane al Bivio di Corropoli.
Nell'aria si respira odor di ripresa economica. C'è molto da lavorare per uscire dalle condizioni di povertà create dalla seconda guerra mondiale.
Nell'aria si respira odor di ripresa economica. C'è molto da lavorare per uscire dalle condizioni di povertà create dalla seconda guerra mondiale.
Dominano, oltre alle attività agricole, quelle artigianali. Chi non riesce ad adattarsi sceglie la terza via: quella che porta all'estero.
Nella foto una delle attività artigianali che hanno contribuito alla rinascita dell'economia italiana: quella del fabbro.
Visto l'abbigliamento dei protagonisti della foto siamo portati a pensare che sia stata scattata negli anni '60 per simulare un momento del lavoro del fabbro.
L'uomo al centro è un mitico artigiano corropolese, Livio Consorti "lu f'rrar'" che con il suo lavoro in un modesto laboratorio ha tirato su una numerosa famiglia.
Gli altri due sono dei neretesi: Ennio Chiarini (a sinistra) e un certo Giggì.
Nella foto una delle attività artigianali che hanno contribuito alla rinascita dell'economia italiana: quella del fabbro.
Visto l'abbigliamento dei protagonisti della foto siamo portati a pensare che sia stata scattata negli anni '60 per simulare un momento del lavoro del fabbro.
L'uomo al centro è un mitico artigiano corropolese, Livio Consorti "lu f'rrar'" che con il suo lavoro in un modesto laboratorio ha tirato su una numerosa famiglia.
Gli altri due sono dei neretesi: Ennio Chiarini (a sinistra) e un certo Giggì.
ricordo che Livio Consorti svolgeva la sua attività di fabbro in un piccolissimo locale (quasi un rudere), ubicato ad est dell'abitazione di Ezio Iustini, dove suo figlio Dante, dopo anni di lavoro in Venezuela, realizzò la casa dove oggi abita suo figlio Livio. Ricordo anche che a Corropoli c'erano altri tre fabbri: Consorti Alduino (fratello di Livio), Consorti Giulio (Mastr' Giugl') e Di Pasquale Antonio ('Ndò d' Culomb'), padre di Sesto
RispondiElimina