E' capitato che, visitando il cimitero di San Benedetto del Tronto, l'occhio sia caduto su una lapide. (Abbiamo tolto momentaneamente i fiori per lo scatto).
"Ma sì, è un volto conosciuto! E' un corropolese! E' stato il 2° sindaco eletto del Comune di Corropoli, dal 1951 al 1956.
Grazie a Michele Cornacchia (che ci ha fornito il documento), possiamo farvi leggere i nomi di quelli che furono i suoi compagni di cordata per guidare il Comune nel dopoguerra.
La sua lista civica si chiamava "La Torre" e la spuntò sulla lista del Partito Comunista e su quella della Democrazia Cristiana.
"Ma sì, è un volto conosciuto! E' un corropolese! E' stato il 2° sindaco eletto del Comune di Corropoli, dal 1951 al 1956.
Grazie a Michele Cornacchia (che ci ha fornito il documento), possiamo farvi leggere i nomi di quelli che furono i suoi compagni di cordata per guidare il Comune nel dopoguerra.
La sua lista civica si chiamava "La Torre" e la spuntò sulla lista del Partito Comunista e su quella della Democrazia Cristiana.
Il volantino contiene le istruzioni per votare correttamente.
Il cittadino poteva esprimere fino a 16 preferenze. Ma quello che ci sembra più "democratico" è che poteva cancellare candidati della lista votata e dare la preferenza a quelli di altre liste: il non plus ultra della trasversalità, o il miglior sistema per far emergere i "migliori".
Il cittadino poteva esprimere fino a 16 preferenze. Ma quello che ci sembra più "democratico" è che poteva cancellare candidati della lista votata e dare la preferenza a quelli di altre liste: il non plus ultra della trasversalità, o il miglior sistema per far emergere i "migliori".
Oggi siamo sul lato opposto: le liste sono bloccate (a scegliere non è il cittadino... ma il partito).
Anni '50: il cittadino contava veramente.
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