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Tra i corropolesi che hanno svolto un lavoro molto duro all'estero dobbiamo inserire Aristodemo Cornacchia, meglio conosciuto come "Sesto".
Le condizioni non sempre floride della famiglia spingono suo padre Giuseppe e, in seguito, anche 5 dei suoi fratelli ad emigrare in America.
Lui resta in Italia ma, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Sesto parte per l'Africa. Al ritorno l'aspetta il fronte russo, ma lui preferisce andare a lavorare nelle miniere tedesche di Dortmund, prima, e di Charleroi (Belgio), dopo.
Ritornato nel paese natio nel 1963 vi ci vivrà fino al 1985, quando la silicosi, la malattia dei minatori, avrà la meglio sul suo fisico consunto.
Nella foto, con il suo armamentario di minatore, Aristodemo è il primo a sinistra.
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