Nella seconda metà del 1999 a Corropoli nacque un'associazione spontanea di cittadini che si proponeva di segnalare alle autorità competenti eventuali disguidi o disservizi.
Su una rustica bacheca sandwich (a sinistra) venivano esposti problemi o quesiti da parte dei cittadini.
Uno di questi quesiti (rivolto al Sindaco) non piacque ad un amministratore che si sentì chiamato in causa e si sentì offeso nell'onore, per cui denunciò, per diffamazione a mezzo stampa, la firmataria (la presidente del Centro Anziani) e chi aveva scritto a suo nome il quesito, nonché l'impiegato comunale che aveva concesso il permesso di occupare con la bacheca il suolo pubblico.
Il processo si concluse con un nulla di fatto dal punto di vista penale, ma la bacheca fu sfrattata da sotto i portici.
Pasquino non morì subito e continuò a vivere sulla facciata di una casa privata con una bacheca rinnovata (vedi foto a destra).
Uno di questi quesiti (rivolto al Sindaco) non piacque ad un amministratore che si sentì chiamato in causa e si sentì offeso nell'onore, per cui denunciò, per diffamazione a mezzo stampa, la firmataria (la presidente del Centro Anziani) e chi aveva scritto a suo nome il quesito, nonché l'impiegato comunale che aveva concesso il permesso di occupare con la bacheca il suolo pubblico.
Il processo si concluse con un nulla di fatto dal punto di vista penale, ma la bacheca fu sfrattata da sotto i portici.
Pasquino non morì subito e continuò a vivere sulla facciata di una casa privata con una bacheca rinnovata (vedi foto a destra).
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