🔘 Quando ricordiamo Vincenzo Compagnoni, deceduto il 7 febbraio 2019, due immagini ci balzano agli occhi. La prima è quella del benzinaio sempre disponibile, pronto ad aiutarci e a darci consigli, pronto a scambiare due chiacchiere con le persone che conosceva ed anche con gli automobilisti di passaggio.
L'altra invece è legata al "Palio delle Botti" o meglio alla sfilata della Rievocazione storica della Pentecoste celestiniana. Per molti anni, fin quando la salute glielo ha concesso, ha partecipato alla sfilata impersonando uno dei monaci della Badia.
L'altra invece è legata al "Palio delle Botti" o meglio alla sfilata della Rievocazione storica della Pentecoste celestiniana. Per molti anni, fin quando la salute glielo ha concesso, ha partecipato alla sfilata impersonando uno dei monaci della Badia.
Nella foto sottostante è il monaco centrale.
C'è una terza immagine che abbiamo ritrovato nella nostra memoria: Vincenzo come collaboratore alla ricostruzione o rinascita della congregazione di San Giuseppe.
Nella foto sottostante il gruppo è a San Gabriele, e Vincenzo è quasi in prima fila. E' quello col lanternino arancione.
C'è una terza immagine che abbiamo ritrovato nella nostra memoria: Vincenzo come collaboratore alla ricostruzione o rinascita della congregazione di San Giuseppe.
Nella foto sottostante il gruppo è a San Gabriele, e Vincenzo è quasi in prima fila. E' quello col lanternino arancione.
La sua voglia di vivere era tanta, ma dopo aver lottato per circa un mese in quel letto d'ospedale, a quel micidiale scompenso cardiaco, si è dovuto arrendere, quando il suo cuore, già provato, ha smesso di battere per sempre. Per me e tutti noi in famiglia è stato un dolore immenso, perchè eravamo tanto fiduciosi e speravamo che anche questa volta il nostro caro Vincenzo avrebbe superato questo duro ostacolo, purtroppo così non è stato. Il caro papà è stato per tutta la mia famiglia e quella di mio fratello Claudio, un padre esemplare.Ha lavorato per ben 32 anni, insieme all'aiuto di nostra madre Italia, in quel piccolo distributore di carburanti stradale, situato all'ingresso del centro storico, con un marchio storico "AGIP" e la sua benzina di qualità , che prendeva il nome dalla raffineria in cui veniva raffinata e stoccata, era la SUPER CORTEMAGGIORE, introvabile in altre stazioni di servizio.Con enormi sacrifici e rinunce, ci ha dato la possibilità di realizzare i nostri obiettivi. Sono arrivati diploma, lavoro, matrimonio e suoi tanto adorati quattro nipoti, Matteo, Simone, Paolo e Daniele. Dire quale sono state le sue qualità ed i suoi difetti, non sta a menzionarli, chiunque conoscendolo ha avuto modo di conoscerli ed apprezzarli. Indubbiamente sentiremo e tanto la sua mancanza, ma indelebilmente rimarrà per sempre nei nostri cuori, come in dialetto corropolese: MINCE' LU BNZNAR, una vera istituzione di amicizia, sincerità e valori umani. Ciao PapÃ
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