Scena di caccia in quel di Corropoli.
Negli anni '50 il duro lavoro dei campi assorbiva parecchia energia, ma c'era qualcuno che riusciva a trovarne anche per la caccia, uno svago primordiale da fare insieme all'amico più caro e fidato: il cane.
Nella foto Daniele Rosati (D'nì d' Sandò) mentre si accinge a praticare questo "sport".
Negli ultimi tempi della sua vita Daniele ha optato per il "ddù bott'" che non è un fucile a doppia canna, ma il classico organetto abruzzese.
Nella foto Daniele Rosati (D'nì d' Sandò) mentre si accinge a praticare questo "sport".
Negli ultimi tempi della sua vita Daniele ha optato per il "ddù bott'" che non è un fucile a doppia canna, ma il classico organetto abruzzese.
Accanto a D'nì siede Andrea Di Clemente.
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