In questa foto, al di là della persona, l'elemento che capta la nostra attenzione è la collana di corallo.
Questo gioiello era molto diffuso tra le donne che lavoravano i campi. Di solito non si acquistava in oreficeria ma veniva barattato con prodotti della natura (grano).
Ciò che si nota meno è la pinciaia alle spalle della donna, in particolare i numeri civici posti sull'architrave. La pinciaia è stata l'abitazione di molti corropolesi.
Nonostante il lungo lavoro a cui erano sottoposte le grandi donne di una volta, tra l'allevamento dei figli, la preparazione dei cibi, il lavoro nei campi, trovavano anche il tempo di coltivare i fiori; alle spalle della donna si notano vasi con piante di garofano, fiori che in molti casi venivano portati al cimitero per adornare la tomba dei propri cari.
Questa gran donna è Dora Di Carlo, (1920-1990) abitante del Colle (zona Badia), moglie di Germano Falò.
Ciò che si nota meno è la pinciaia alle spalle della donna, in particolare i numeri civici posti sull'architrave. La pinciaia è stata l'abitazione di molti corropolesi.
Nonostante il lungo lavoro a cui erano sottoposte le grandi donne di una volta, tra l'allevamento dei figli, la preparazione dei cibi, il lavoro nei campi, trovavano anche il tempo di coltivare i fiori; alle spalle della donna si notano vasi con piante di garofano, fiori che in molti casi venivano portati al cimitero per adornare la tomba dei propri cari.
Questa gran donna è Dora Di Carlo, (1920-1990) abitante del Colle (zona Badia), moglie di Germano Falò.
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