Sfogliando questo libro (vedi copertina sotto) abbiamo trovato una storia corropolese a lieto fine che sa di "miracoloso":
"Piccioni Elena in Di Matteo il giorno 13 dicembre 1952 era moribonda per emorragie iniziate dopo il parto di Carmine avvenuto nel mese precedente. Così ella ci racconta l'esperienza del prodigio ricevuto."
"Appena uscito il parroco, che mi aveva amministrata l'estrema unzione, si avvicina ai piedi del mio letto un frate cappuccino e mi dice: - Io sono padre Pio, guarda le piaghe di Gesù nelle mie mani! Recita un Pater Noster al Sacro Cuore di Gesù, che mi ha mandato a salvarti. Un giorno verrai a trovarmi col bambino."
Guarii all'istante e subito cominciai a chiedere chi potesse essere quel "padre Pio" con le piaghe di Gesù. Dopo le spiegazioni ricevute, nel mio paese (Corropoli in provincia di Teramo) si preparò un pellegrinaggio che, senza preavviso alcuno, giunse a San Giovanni Rotondo verso le 10 del 22 settembre 1953.
Rimasi veramente sorpresa quando, appena incontratolo, mi riconobbe all'istante e, dandomi le mani a baciare, mi ricordò: - Te l'avevo detto che un giorno saresti venuta a trovarmi col bambino! -
Mentre gli baciavo le mani fui inondata da un forte profumo di viole mammole. Si rimase a San Giovanni Rotondo cinque giorni, perché tutti i pellegrini della compagnia (oltre cinquanta) si vollero confessare dal Padre Pio.
Spinta dall'entusiasmo del miracolo ricevuto, l'8 ottobre di ogni anno ho portato un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Spero di continuarlo fino alla morte!"
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