Dopo la seconda guerra mondiale il servizio militare, in molti casi, non era visto come una "punizione" ma come una possibilità di vedere luoghi nuovi, di evadere dalla monotona vita di paese (in molti casi fatta di stenti e di insoddisfazioni) e di realizzare sogni, altrimenti impossibili.
Dentro quest'auto si vede il corropolese Alessandro De Sanctis alla guida di un'auto dell'epoca durante il suo servizio militare... un sogno realizzato quella di poterne guidare una.
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