Siamo all'interno della barberia di un piccolo nucleo di case del Bivio.
Nino Ciavattini (il barbiere del Bivio) abbandona l'attività di "barba e capelli" per esercitare l'attività di barista nel centro storico.
Leo Guercioni prenderà il suo posto, occupando inizialmente la stessa bottega (ubicata in una stanza della casa di Loreto Pantoli) che abbandonerà nel 1983 per una nuova sede definitiva.
Il cliente è Carino Pantoli, un albense della zona Basciano, legato a Corropoli non solo perché aveva dei terreni al Bivio, ma anche perché aveva sposato una corropolese: Maria Casavecchia.
Nino Ciavattini (il barbiere del Bivio) abbandona l'attività di "barba e capelli" per esercitare l'attività di barista nel centro storico.
Leo Guercioni prenderà il suo posto, occupando inizialmente la stessa bottega (ubicata in una stanza della casa di Loreto Pantoli) che abbandonerà nel 1983 per una nuova sede definitiva.
Il cliente è Carino Pantoli, un albense della zona Basciano, legato a Corropoli non solo perché aveva dei terreni al Bivio, ma anche perché aveva sposato una corropolese: Maria Casavecchia.
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