NATALE 1943
E vennero di notte,
infransero le porte,
picchiando con il calcio
dei fucili.
E vennero di notte
uomini disperati
e noi lasciammo
tra le coperte bianche
i giorni di una infanzia
troppo breve.
Alta era la neve
e il vento percuoteva la collina
e il fuoco si spegneva nel braciere.
Sulla terra devastata e dolente
Cristo era tornato
ancora.
Il tempo è il "Natale 1943".
L'azione è il dramma della guerra.
L'autrice è Anna, la figlia del dottor Gaetano D'Aristotile.
Natale 1943 è la notte in cui i tedeschi arrivarono a Corropoli.
Arrivarono bussando alla porta con i calci dei fucili, svegliando tutti e, dopo aver ispezionato la casa del dottor D'Aristotile, requisirono parte del piano terra e ne fecero la sede del comando.
Da allora iniziarono giorni particolarmente duri perché il giardino era occupato da mezzi militari e sotto il grande pino del giardino erano state stipate moltissime munizioni che, in caso di bombardamento, potevano esplodere.
All'autrice, a quel tempo bambina, fu vietato di uscire e spiando dalle finestre si divertiva a vedere il viavai dei soldati quando andavano a prendere il rancio.
Da allora iniziarono giorni particolarmente duri perché il giardino era occupato da mezzi militari e sotto il grande pino del giardino erano state stipate moltissime munizioni che, in caso di bombardamento, potevano esplodere.
All'autrice, a quel tempo bambina, fu vietato di uscire e spiando dalle finestre si divertiva a vedere il viavai dei soldati quando andavano a prendere il rancio.
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