E' stato emanato il "Regolamento per l'arredo e decoro urbano", che riguarda tutti i residenti entro la zona gialla (del Centro Storico e del Bivio), che vieta tante cose.
Perciò crediamo che il compito più grosso che attende gli amministratori sia quello di informare i cittadini che non riusciranno a leggere e memorizzare tutti i divieti.
Noi cercheremo di aiutare l'amministrazione con esempi pratici.
Eh... già!
Otto fitte pagine di regole che faranno di Corropoli il centro più bello della provincia (probabilmente per meglio centrare questo obiettivo è stato incrementato l'orario lavorativo dei due agenti di polizia da 18 a 30 ore settimanali).
Otto fitte pagine di commi, molti dei quali iniziano con "E' fatto divieto.... I cittadini devono... E' fatto obbligo... E' proibito... E' vietato... "Perciò crediamo che il compito più grosso che attende gli amministratori sia quello di informare i cittadini che non riusciranno a leggere e memorizzare tutti i divieti.
Noi cercheremo di aiutare l'amministrazione con esempi pratici.
Nella foto in alto un angolo del largo che porta al ristorante "Il Cinquecento".
Ora l'art. 10 testualmente ordina: "E' vietato esporre o stendere all'aperto, nel centro storico e all'interno del centro abitato così come evidenziato nell'allegata planimetria, biancheria, tappeti, tessuti e qualunque altro oggetto e di sciorinare biancheria od altri oggetti simili anche in aree, recinti o spazi privati che siano visibili, dalle vie e piazze pubbliche."
Le multe per i contravventori vanno da 200 a 1.000 euro.
Ripetiamo queste regole valgono anche per gli abitanti del Bivio che abitano all'interno della zona delimitata dal colore giallo. Si veda la planimetria.
A questo punto scatta spontaneo un grande e sentito applauso per questa Amministrazione che promette grandi cose per la tutela del decoro urbano.
Ora l'art. 10 testualmente ordina: "E' vietato esporre o stendere all'aperto, nel centro storico e all'interno del centro abitato così come evidenziato nell'allegata planimetria, biancheria, tappeti, tessuti e qualunque altro oggetto e di sciorinare biancheria od altri oggetti simili anche in aree, recinti o spazi privati che siano visibili, dalle vie e piazze pubbliche."
Le multe per i contravventori vanno da 200 a 1.000 euro.
Ripetiamo queste regole valgono anche per gli abitanti del Bivio che abitano all'interno della zona delimitata dal colore giallo. Si veda la planimetria.
È stato approvato il regolamento comunale per la tutela del decoro urbano e di Polizia urbana e tra
RispondiEliminadiverse cose buone ce ne sono altre così:
1. Il cane che vive al Colle non ha diritto ad un adeguato riparo e a una costante disponibilità d’acqua
e di cibo come quello che vive in Centro Storico, in compenso gode della libertà di essere lasciato
libero ed essere condotto senza guinzaglio; il proprietario non è inoltre obbligato a raccogliere la
sua popò, sempre al Colle però.
2. Al Bivio non si possono stendere panni all’aperto visibili dalle vie pubbliche, alla Montagnola sì.
3. Al Campo sportivo non si può bestemmiare né abbandonarsi al turpiloquio, al Colle e alla
Montagnola sì.
4. È vietato entrare nei locali pubblici in palese stato di ubriachezza; non vale per il Bar di Gabbiano.
5. È vietato allontanarsi dai bagni pubblici senza aver rimesso gli abiti completamente in ordine
(sic).
6. Lavare auto sulla pubblica via è vietato, poiché è atto contrario alla decenza morale.
7. È consentito l’accattonaggio purché non sia in forma molesta e/o petulante, e mi sembra giusto,
ma se hai un cane potrebbe essere oggetto di sequestro cautelare … il cane … ma perché?.
8. Se hai un giardino e tuo figlio/a riporta degli amici che intendono dormire in tenda, o anche solo
con il sacco a pelo, non possono farlo, è vietato! e questo vale su tutto il territorio comunale.
9. È vietato calpestare l’erba nei giardini pubblici, quando non espressamente consentito. Occhio!
le disposizioni del regolamento entrano in vigore dalla data di pubblicazione.
Le illogicità di cui sopra, le prime quattro in particolare, sono dovute al fatto che per l’art. 2 il
“regolamento ha valore prescrittivo e costituisce normativa particolareggiata alle aree del centro
storico e per le aree all’interno del centro abitato così come delimitato nelle allegate planimetrie
(allegati 1 e 2)”, in pratica solo per Centro storico e Bivio e non in altre aree densamente abitate
come Colle e Montagnola.
Noi consiglieri di Corropoli 3.0 abbiamo fatto presente queste e altre perplessità e abbiamo
proposto il rinvio dell’approvazione per apportare delle necessarie modifiche, tra le quali lo stralcio
dell’imbarazzante art. 16, “atti contrari alla decenza morale” (roba che neanche in una comunità
Amish) ma la Maggioranza ha deciso per una sollecita votazione. Abbiamo votato contro.