Benedetto Ricci, musicista notaio e avvocato nella Corropoli tra 1800 e 1900.
Benedetto Ricci è un personaggio illustre di Corropoli, vissuto tra 1800-1900 (Corropoli 31 marzo 1872 - Corropoli 12 marzo 1937), che si distinse nella vita, quale avvocato, notaio e giudice e fu notevole musicista e compositore.
Figlio (il quinto) di Giulio Ricci e Amalia Mastrangelo, nobili possidenti di Corropoli, si distinse negli studi, conseguendo la laurea nel 1897 e quindi svolse, già dai primi del 1900, l’attività di notaio e di avvocato, ricoprendo anche la funzione di vice pretore di Nereto, per diversi anni.
Dal matrimonio con Maria Concetta D’Angelo, il 24.02.1895, ebbe sei figli. In ambito sociale, fece parte della parte della Congregazione della Carità di Nereto, fu consigliere della Banca Popolare di Nereto, nonché Consigliere Comunale di Corropoli, dal 22 giugno 1902, fino al 13 giugno 1904 e fu uomo religioso, disponibile e caritatevole; attraverso la fondazione Ente Morale, Asilo Infantile di Corropoli, attiva già dal 1893, diede ospitalità, nella sua abitazione, alle orfanelle del paese e del circondario, accolte dalle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli.
Per i suoi numerosi meriti, il 20 giugno 1915, ricevette un‘onorificenza cavalleresca, da parte dei carabinieri di Ancona, Tenenza di Teramo. La sua vera passione fu la musica; suonava il pianoforte, l’organo a canne della chiesa di S. Agnese e anche il “Du Botte”; lo ricordiamo in particolare, nella messa solenne del primo anniversario del miracolo del movimento degli occhi della Madonna del Sabato Santo, il 21.05.1916 e fece anche parte della Commissione, che esaminò il simulacro della Madonna del Sabato Santo, nel processo, per il riconoscimento del miracolo, attestando l’assenza di sofisticazioni e di trucchi sulla statua, il 17 luglio 1915.
La sua penna fece risorgere a Corropoli il culto per la musica sacra, della quale fu un notevole compositore. Un blocco di sue composizioni ci è pervenuto, attraverso il nipote, Gen. Dott. Benedetto Ricci, all’interno di un plico, formato da un corpus principale di opere per pianoforte, in forma manoscritta, contenente brani come Il Boston Patetico, un valzer lento per pianoforte, pubblicato dagli editori Monzino e Garlandini ed altri di vario tipo: dalla canzone patriottica, come l’inno Il tricolore, al genere sacro (L’Ave Maria); tra gli altri titoli: Dans la forêt; Primavera Abruzzese; Melancolie e Romanza senza parole.
Benedetto Ricci amava F. Chopin, W.A. Mozart e G. Verdi e riuscì ad esprimersi in maniera compiuta ed efficace con l’uso di stilemi compositivi “retrò”, ma con un linguaggio musicale sempre fresco vitale ed efficace.
Stefania Pompeo
E' stata una piacevole serata culturale quella di venerdì 24 luglio 2015 presso la Badia di Santa Maria in Mejulano dove si è tenuto il Concerto di Mezz'estate organizzato dai Rotary Club teramani. Sono state eseguite musiche di Bellini, con Francesco Micozzi al pianoforte e con Rosaria Fabiana Angotti - soprano.
Durante la serata uno spazio è stato dedicato alla scoperta di un illustre personaggio corropolese: Benedetto Ricci.
A raccontarne la biografia, ricavata da documentazioni storiche, è stata Stefania Pompeo.
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