La sera dell'8 novembre 2019 i vibratiani hanno riscoperto il vecchio motto dei moschettieri di Dumas: "Uno per tutti, tutti per uno": questo di fronte al fatto che la Wash Italia ha richiesto i permessi per un impianto di trattamento di liquidi "non pericolosi". L'ubicazione dell'impianto di depurazione dei liquidi della Wash Italia è tra le più infelici: a ridosso del Vibrata, di case private e di insediamenti particolari quali un albergo (per adesso chiuso), una piscina molto frequentata, la caserma dei Vigili del Fuoco...
Nella riunione organizzata dal comitato di cittadini presieduto da Raffaele Quaglia presso l'ex cinema Italia i vibratiani intervenuti si sono sentiti un corpo solo, senza colorazioni politiche, sostenuti dalla presenza di numerosi sindaci (o delegati) e di un consigliere regionale.
E' stato ribadito che il Vibrata è un corso d'acqua già fuori legge: le analisi effettuate rivelano alcuni valori ben oltre i limiti consentiti dalle norme (tetracloroetilene).
Ci si è chiesto: la rete stradale riuscirà a sopportare l'aumento del transito pesante proveniente da tutta Italia?
Particolarmente toccante è stato l'accorato intervento di una mamma che vede minacciato il futuro della sua prole.
La "sentenza" sarà pronunciata il 26 novembre prossimo a L'Aquila nella Conferenza di Servizi, alla quale è ammesso solo il sindaco di Nereto.
La riunione si è chiusa con la promessa di attuare tutte le forme (democratiche) di lotta possibili per tutelare l'ambiente, l'agricoltura, il turismo, le altre attività nei pressi dell'impianto e soprattutto le giovani vite che hanno il diritto di vivere in un mondo il meno degradato possibile.
Nella riunione organizzata dal comitato di cittadini presieduto da Raffaele Quaglia presso l'ex cinema Italia i vibratiani intervenuti si sono sentiti un corpo solo, senza colorazioni politiche, sostenuti dalla presenza di numerosi sindaci (o delegati) e di un consigliere regionale.
E' stato ribadito che il Vibrata è un corso d'acqua già fuori legge: le analisi effettuate rivelano alcuni valori ben oltre i limiti consentiti dalle norme (tetracloroetilene).
Ci si è chiesto: la rete stradale riuscirà a sopportare l'aumento del transito pesante proveniente da tutta Italia?
Particolarmente toccante è stato l'accorato intervento di una mamma che vede minacciato il futuro della sua prole.
La "sentenza" sarà pronunciata il 26 novembre prossimo a L'Aquila nella Conferenza di Servizi, alla quale è ammesso solo il sindaco di Nereto.
La riunione si è chiusa con la promessa di attuare tutte le forme (democratiche) di lotta possibili per tutelare l'ambiente, l'agricoltura, il turismo, le altre attività nei pressi dell'impianto e soprattutto le giovani vite che hanno il diritto di vivere in un mondo il meno degradato possibile.
Sono contenta di leggerti su quest'argomento molto complesso ma che ci coinvolge personalmente e sicuramente dobbiamo muoverci per impedire questo ulteriore scempio ...
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