Sembra quasi uno strumento di tortura, ma è un attrezzo utilizzato prevalentemente in ambiente di campagna.
Non era presente in tutte le case contadine, ma in caso di bisogno lo si chiedeva in prestito.
Una volta in campagna non c'era l'acqua del Ruzzo e le famiglie degli agricoltori provvedevano alla bisogna attingendo acqua dai pozzi. (A quei tempi l'acqua non era inquinata).
Non tutti i pozzi però erano provvisti di motori e per procurarsi il prezioso liquido si faceva ricorso ad una lunga fune a cui era agganciato un secchio. Nell'impatto con l'acqua del pozzo poteva succedere che il secchio si sganciasse e restasse sul fondo.
Per recuperare i secchi ci si serviva di questo attrezzo che nei dialetti della Val Vibrata veniva chiamato rapp' (in italiano: raffio).
Dopo pubblicazione su una pagina di dialetti abbiamo appreso che ci sono alcune variazioni nel suono vibratiano. Nella zona di Campobasso si discosta notevolmente e viene chiamata la lopa.
Il raffio viene anche utilizzato per appendere salsicce, salumi e caciocavalli per farli asciugare.
Non era presente in tutte le case contadine, ma in caso di bisogno lo si chiedeva in prestito.
Una volta in campagna non c'era l'acqua del Ruzzo e le famiglie degli agricoltori provvedevano alla bisogna attingendo acqua dai pozzi. (A quei tempi l'acqua non era inquinata).
Non tutti i pozzi però erano provvisti di motori e per procurarsi il prezioso liquido si faceva ricorso ad una lunga fune a cui era agganciato un secchio. Nell'impatto con l'acqua del pozzo poteva succedere che il secchio si sganciasse e restasse sul fondo.
Per recuperare i secchi ci si serviva di questo attrezzo che nei dialetti della Val Vibrata veniva chiamato rapp' (in italiano: raffio).
Dopo pubblicazione su una pagina di dialetti abbiamo appreso che ci sono alcune variazioni nel suono vibratiano. Nella zona di Campobasso si discosta notevolmente e viene chiamata la lopa.
Il raffio viene anche utilizzato per appendere salsicce, salumi e caciocavalli per farli asciugare.
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