Immerso nel verde delle colline corropolesi, da parecchi lustri soggiorna a Corropoli un pittore belga, Philippe Dedeur.
Qui, nelle sue tele si diletta a rievocare il mondo dei nativi americani (gli indiani) per i quali parteggia.
A questo proposito Roberto Massari ha scritto: "I dominatori bianchi non seppero e non vollero capire il senso di "totale comunione" di quelle popolazioni con l'ambiente nel quale erano letteralmente immerse: la pittura di Dedeur ci fa percepire e sentire profondamente quel mondo con la immediatezza delle sue immagini."
Qui, nelle sue tele si diletta a rievocare il mondo dei nativi americani (gli indiani) per i quali parteggia.
A questo proposito Roberto Massari ha scritto: "I dominatori bianchi non seppero e non vollero capire il senso di "totale comunione" di quelle popolazioni con l'ambiente nel quale erano letteralmente immerse: la pittura di Dedeur ci fa percepire e sentire profondamente quel mondo con la immediatezza delle sue immagini."
Philippe coltiva anche il mondo dei ritratti.
Nel quadro sottostante c'è il suo autoritratto realizzato con gusto narcisistico ed ironico (guardate la preoccupazione di Van Gogh e di Ligabue).
Anche il mondo della musica è meta di pittoriche incursioni ritrattistiche di Philippe Dedeur. Nella foto sottostante Bob Dylan e il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards.
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