IL BLOG DEL RICORDO... DALLA PARTE DEL CITTADINO

giovedì 27 ottobre 2022

UN FUTURO CAMPIONE ?

"Amici, comincio a provare la tuta di mio padre degli anni '80, quando sfidava le montagne (cronoscalate) con il Fiat 128 gruppo 5.
La tuta non è omologata, ma mi sta benissimo. Chissà un giorno potrò guidare la stessa macchina di mio padre. La stiamo aggiornando ai tempi di oggi."

Così ha scritto Sandro Di Berardino nel raccontare la storia di suo padre, pilota automobilistico.


"Papà Alfonso ha smesso di correre nel 1985.
Si trovava ad Ascoli Piceno per la cronoscalata di San Marco (vecchio percorso). Partono le prove del percorso di 5 km. Papà pilotava una macchina da 20 milioni di lire, artigianale, preparata da lui, contro macchine Sport 1300 cc dal costo di 200 milioni circa dell'epoca.
A metà corsa, in un tornante capita un brutto incidente da cui papà esce illeso, ma la macchina è semidistrutta. Viene portata in officina e viene rimessa a posto. Oggi è funzionante e pronta per nuove sfide.
Io sono nato nel 2003, non ho vissuto questi eventi di gioventù di mio padre, le avventure delle corse e quelle di preparatore. 
Ogni anno mio padre mi porta a vedere queste gare e mi presenta i suoi amici piloti degli anni '80. Io vedo che papà è molto apprezzato dai suoi colleghi. Papà, per me, è il più grande pilota di tutti i tempi.
Mi piacerebbe tanto che papà oggi tornasse a sfidare le macchine moderne sul percorso Ascoli-San Marco-San Giacomo, per avere un ricordo più concreto.
Mio padre ha gli anni, non è più quello di ieri, però.... vedremo!

Sandro Di Berardino

La prima parte della storia di Alfonso Di Berardino la trovate CLICCANDO QUI.

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