Un grazie grande quanto "er Cupolone" al signor Guglielmo Guglielmi che da Roma ci ha contattati per segnalarci di essere in possesso di un quadro dipinto da Filippo Flajani, pittore corropolese morto in Argentina.
Dopo contatti telematici e telefonici siamo pervenuti a supporre che il contatto tra il barone e il pittore possa essere avvenuto a Grottammare, dove gli avi del signor Guglielmi nel 1902 passarono le vacanze estive (fatto testimoniato da ritagli di giornali). Forse in questa occasione il barone Squitti fornì la fotografia, dalla quale il Flajani realizzò il quadro.
Dopo un periodo trascorso a Roma, dove affinò la sua tecnica decorativa "specializzandosi nella figura", il Flajani (1861-1922) - prima di trasferirsi in Argentina - operò prevalentemente nella vallata del Tronto: a Controguerra (affrescò la volta della Chiesa della Madonna delle Grazie) e a San Benedetto del Tronto (realizzò affreschi nella Chiesa di San Benedetto Martire).
Una curiosità o, anche, una stranezza. Filippo Flajani firma il suo quadro con la "i" e non con la "j".
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