Un salto gastronomico nel passato è quello che ci ripropone Giovanni Marocchi, il cuoco di "da Zio", il ristorante a 2 passi da piazza Pie' di Corte a Corropoli.
Tanti piatti poco consueti accomunati da un unico ingrediente: la carne di rana, che è una carne delicata, tenera e leggermente dolce, proteica e con basso contenuto di grassi.
La si può gustare a Corropoli il 30 e 31 maggio e il 1° e 2 giugno sia a pranzo che a cena.
Tanti piatti poco consueti accomunati da un unico ingrediente: la carne di rana, che è una carne delicata, tenera e leggermente dolce, proteica e con basso contenuto di grassi.
La si può gustare a Corropoli il 30 e 31 maggio e il 1° e 2 giugno sia a pranzo che a cena.
Nella prima metà del 1900 e negli anni '50/'60 la carne di rana era un piatto povero, nutriente e gustoso, a chilometro e a costo zero.
La rana veniva catturata da adulti e bambini nei numerosi fossi e stagni disseminati sul territorio corropolese. La sua carne oggi costituisce da base a vari piatti considerati ricchi e possono essere degustati presso il ristorante "da Zio" di Giovanni Marocchi.
La rana è stata un cibo molto apprezzato dai corropolesi che, per questa loro debolezza, sono stati definiti "magnaranucchje" = mangiatori di rane.
La rana veniva catturata da adulti e bambini nei numerosi fossi e stagni disseminati sul territorio corropolese. La sua carne oggi costituisce da base a vari piatti considerati ricchi e possono essere degustati presso il ristorante "da Zio" di Giovanni Marocchi.
Già nel 2014 Giovanni Marocchi collaborò alla Festa della Rana. Ce ne parla direttamente lui in questo video.
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