Quando gli emigranti italiani partirono alla volta di qualche Paese straniero non trovarono nessuno ad aspettarli, ad accoglierli.
I più fortunati avevano un amico o parente che, già sul posto, li aveva "chiamati" perché aveva trovato loro un lavoro. Si iniziava così una "catena di Sant'Antonio" di solidarietà.
I più fortunati avevano un amico o parente che, già sul posto, li aveva "chiamati" perché aveva trovato loro un lavoro. Si iniziava così una "catena di Sant'Antonio" di solidarietà.
Anche Camillo Cimini (nella foto) entra in questo gioco.
Dotato di grande volontà e di immenso spirito di sacrificio (aveva lasciato la moglie con 2 figli piccoli a Corropoli) da Napoli s'imbarca sulla nave Andrea Doria alla volta di Caracas dove si fa subito apprezzare per la sua grande manualità.
Mette su una Ditta e in 8 anni raggranella quanto necessario non solo per ultimare la casa in zona Frattari ma anche per acquistare, in territorio di Controguerra dal proprietario Crescenzi, un terreno di 3,5 ettari con casa colonica. L'acquisto venne fatto con speciale delega conferita alla moglie Capretta Filomena.
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