Fino al febbraio 2005 a Gabbiano c'era una vasta area agricola adibita a pescheto.
A primavera c'era un'esplosione di rosa. Turisti si fermavano per fotografare questo angolo di Paradiso.
A primavera c'era un'esplosione di rosa. Turisti si fermavano per fotografare questo angolo di Paradiso.
Il boom industriale sembrava inarrestabile. Qualcuno comprò il terreno e tagliò i peschi.
Ma arrivò la crisi. La cementificazione si fermò. La natura ebbe la sua rivincita. Dalle radici non ben estirpate nacquero nuove piante che non diedero frutti, ma fiori. E così la zona di Gabbiano, a primavera, tornò a tingersi di rosa.
Il terreno fu considerato terra di nessuno e fu trasformato in discarica.
Il terreno fu considerato terra di nessuno e fu trasformato in discarica.
Il dolce pendìo di fronte all'ex monastero di Gabbiano diventò preda della natura selvaggia trasformandosi in un bosco a volte impenetrabile.
Recentemente è stato disboscato.
Riceviamo numerose domande: "Ma che ci fanno adesso?"
Questo blog non sa dare risposta.
L'informazione forse può darcela qualche amministratore, qui o in maniera autonoma.
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