🔘 Maria Di Giovanni: vogliamo ricordarla così, col nome con cui amava essere chiamata (all'anagrafe risulta come Iolanda).
Vogliamo ricordarla per la sua bellezza, per la sua raffinatezza, per la sua dolcezza, per la sua eleganza, per la sua forza; per il suo amore verso i figli e il marito; per la sua allegria e la grande apertura verso tutti (in particolare verso gli amici) e per la sua partecipazione alla vita sociale.
Ricordiamo che per le varie feste della vendemmia lei è stata una delle principali creatrici dei carri del Bivio. E' lei che, insieme alla sorella suora, ha collaborato all'organizzazione delle prime attività ludiche per ragazzi svolte al Bivio: "Giochi senza frontiere".
E' lei che non ha esitato a collaborare all'associazione "Non solo Cultura" che aveva tra gli obiettivi anche la pubblicazione di un libro sulla "Vita corropolese".
Ciao, Maria. Sei sempre tra di noi, anche se il 25 febbraio 2019 ci hai lasciati per raggiungere il tuo Nino.
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