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mercoledì 10 luglio 2024

CERULLI : CLIMA ANNI '80


Cambiamenti climatici?
Questo paesaggio post-atomico non è altro che il fondo del lago di Cerulli che, per siccità, per irrigazione e per l'intensa calura, si è ritirato formando una grossa pozzanghera che, oltre alla pesca con la canna, favorisce la "caccia" alle anguille (l'uomo dentro l'acqua). Una torrida estate degli anni '80.





2 commenti:

  1. sono sicuro che si tratta del lago di Cerulli,
    VOGLIO RACCONTARE UN EPISODIO, QUI VERIFICATOSI, CHE DIMOSTRA LA GRANDE UMANITÀ DI FABRIZIO SANITÀ, PROPRIETARIO DEL LAGO
    Anzitutto rettifico che erano gli anni 70, quando, in seguito ad una forte siccità, il “LAGO DI CERULLI” si prosciugò; in esso rimase solo fango, con un’infinità di anguille e capitoni.. Il lago divenne meta di tantissimi pescatori che entravano a piedi nudi nel fango per catturare le anguille. Nel fango c’erano anche cocci di vetro, per cui l’incolumità dei pescatori era pesantemente compromessa. Di questo, Granchelli Umberto diede notizia Fabrizio Sanità in quanto, all’epoca era suo amministratore (””LU FATTOR “””). Appresa la notizia, Fabrizio si recò personalmente, insieme al suo “””FATTORE””, presso il lago ed invitò, energicamente i pescatori ad uscire dal fango informandoli sul pericolo che stavano correndo. Fra tutti quelli che uscirono ce ne fu uno di indole violenta. Questo, appena uscito dal lago inveì contro Fabrizio con parole offensive, dicendogli che stava pescando per sfamare i suoi figli. Dopo di che. gli tirò in faccia un grosso capitone sporco di fango nero. Fabrizio e Granchelli si recarono subito presso la caserma dei carabinieri di Corropoli riferendo sull’accaduto. Al che partì subito l’appuntato PACI Filippo, con la macchina di servizio, recandosi presso il lago dove rintracciò l’autore del fatto, portandolo in caserma. Qui Fabrizio venne informato il reato commesso nei suoi confronti sarebbe stato perseguibile solo se lui avesse sporto querela nei confronti di chi aveva commesso il fatto. Il “”FATTORE”” lo invitò a querelare il violento pescatore. E qui viene fuori la grande umanità di Fabrizio. Non sottoscrisse nessuna querela dicendo a Granchelli ed ai carabinieri: “””E’ UN POVERACCIO, LASCIATELO ANDARE””
    Quest’uomo, SEPPURE BARONE NON OSTENTAVA LA SUA SUPERIORITA’. L’ho visto parecchie volte venire a Corropoli con la sua “vespetta” ed amava intrattenersi con le persone che incrociava.
    E’ STATO UN “BARONE” CON IL CUORE GRANDE.
    Ho potuto raccontare i suddetti fatti citando i particolari in quanto, all’epoca ero molto “vicino” alla Caserma dei Carabinieri

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  2. Questa foto è scattata dal sottoscritto che nel 1982 comprò una macchinetta con tanto di grandangolo e teleobiettivo (prima scattavo diapositive).
    La foto è databile 1982 o estati seguenti. Posso dire che l'uomo nell'acqua era un carabiniere di servizio a Nereto, la cui moglie aveva aperto un negozio di polli in zona caserma.

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