Da testimonianze verbali abbiamo appreso da dove deriva la denominazione dei "Carrajat'".
Il nome fa pensare immediatamente ad un cane rabbioso, ma questi animali non c'entrano per niente nella storia.
Si racconta che questo soprannome nasce tanto tempo fa, quando si mieteva a mano con la falce e quando dei gruppi di mietitori venivano chiamati per effettuare il lavoro. Tra questi lavoratori ce n'era uno particolarmente poderoso (uno stakanovista diremmo oggi) che superava tutti gli altri nella mietitura.
Si dice che un compagno, per invitarlo ad andare più piano, gli abbia detto: "M' pir' nu cà rrajat'" (Mi sembri un cane rabbioso)... da qui il soprannome e la casata.
Il nome fa pensare immediatamente ad un cane rabbioso, ma questi animali non c'entrano per niente nella storia.
Si racconta che questo soprannome nasce tanto tempo fa, quando si mieteva a mano con la falce e quando dei gruppi di mietitori venivano chiamati per effettuare il lavoro. Tra questi lavoratori ce n'era uno particolarmente poderoso (uno stakanovista diremmo oggi) che superava tutti gli altri nella mietitura.
Si dice che un compagno, per invitarlo ad andare più piano, gli abbia detto: "M' pir' nu cà rrajat'" (Mi sembri un cane rabbioso)... da qui il soprannome e la casata.
Nella foto Gjuann' d' lu carrajat' (Giovanni D'Eugenio), operaio comunale (il primo a destra) mentre è al lavoro dietro la scuola elementare del Centro storico. Sullo sfondo la mussoliniana palestra.
L'UOMO DIETRO, COL BERRETTO E LA ZAPPA, E' MONSIGNORE SABATINO (sabatì d' uff), pure lui operaio comunale
RispondiEliminail ragazzo a petto nudo, col cappello, è GRAZIAPENA Franco, pure lui operaio comunale
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