Siamo ai primi anni '80.
Le suore, che avevano in gestione il Preventorio della Badia, vengono mandate altrove. L'antico monastero celestiniano rimane abbandonato ed in preda ai ladri e ai vandali.
Le suore, che avevano in gestione il Preventorio della Badia, vengono mandate altrove. L'antico monastero celestiniano rimane abbandonato ed in preda ai ladri e ai vandali.
Dalla cappellina delle suore, ubicata al piano superiore, i ladri hanno asportato probabilmente il dipinto che ornava l'altare.
Da questa stanza verranno anche rubati sia il tappeto che le piccole statue della foto.
Naturalmente questa non è l'unica stanza profanata.
Da questa stanza verranno anche rubati sia il tappeto che le piccole statue della foto.
Naturalmente questa non è l'unica stanza profanata.
subito dopo il trasferimento delle suore, un funzionario della Provincia di Teramo, nella persona di un certo CATTIVERA, si recò presso la BADIA inventariando tutto quanto si trovava al suo interno. L'inventario venne fatto in presenza del Sindaco pro-tempore, al quale venne affidata la custodia dei beni inventariati. Sicuramente in Provincia quell'inventario non si troverà. Sarebbe bello rintracciarlo, sarebbe un documento storico!
RispondiEliminaPer testimonianza diretta aggiungo che i registri contabili, le schede degli ospiti (con tutti i dati sensibili di oggi) e quant'altro di cartaceo furono ammucchiati in un angolo ai piedi delle scale e qualcuno - nella sua azione vandalica - pensò che era opportuno dargli fuoco.
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