Vi proponiamo 7 foto che illustrano una giornata particolare della vita contadina: lo sgozzamento del maiale. Avvertiamo che il cruento rituale oggi è stato, per fortuna, modificato.
Si cominciava col trascinamento del maiale al "patibolo": una larga asse di legno, dove veniva adagiato e quindi sgozzato.
Notate come il bimbo rimane in disparte mentre avviene il cruento "rito", spaventato dalle urla dell'animale.
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E' tornato il silenzio. I bimbi si sono avvicinati incuriositi al corpo inerte dell'animale, dalla cui gola sgorga ancora caldo il sangue...
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Anche il sangue, cucinato, diventava cibo.
Sull'aia bolle l'acqua per pulire la pelle del maiale, dopo la bruciatura delle setole tramite dei piccoli fasci di "paglia lunga".
Dopo la pulitura della pelle bisognava togliere le viscere e dividere il corpo del maiale in due parti.
La dura giornata di lavoro si chiudeva intorno al camino dove, insieme al sangue cotto, si gustavano li z’ffricul’.
Il "rito" è stato fotografato sull'aia dei fratelli Stellini (Angelo e Loreto) e nella casa di Loreto.
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