Grazie al boom economico italiano, grazie alle rimesse degli emigranti corropolesi e alla nascita di alcune fabbriche, la maggior parte delle famiglie può abbandonare le pinciaie (case di terra) per una più solida casa in mattoni, magari ristrutturata ed ampliata a più riprese come è successo per il caseggiato dei Frattarul', abitata dalle famiglie di 2 fratelli: Francesco e Domenico Sabini.
Accanto al caseggiato in mattoni si ergeva una pinciaia a 2 piani, oggi abbattuta.
Nella parte bassa della foto notate una piccola costruzione coperta da coppi. Lì c'era un pozzo dove si attingeva acqua tirandola su con un secchio. L'acqua era potabile.
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